Se n’è andato Cecil Taylor. Negli ultimi anni i suoi tsunami sonori si erano diradati per far posto a oasi più quiete, gruppi di note cristalline, insiemi di quarzi in musica. Ma il proverbiale pianismo percussivo della sua storia ha rovesciato ogni punto di vista sullo strumento, aprendo strade per pletore di discepoli. Nel jazz l’aggettivo “tayloriano” è come quello di “felliniano” nel cinema: si capisce subito di che cosa si sta parlando.
Eterna vita alla musica di Cecil Taylor.
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Lo ricordiamo con un lungo estratto dal concerto organizzato a Padova dal Centro d’Arte nel 1975.