Qual era il talento di Paul Bley al pianoforte, se il primo disco in trio lo ha inciso insieme a Mingus e Blakey?
O se, appena arrivato in California ha avuto un ingaggio nel quintetto con Ornette Coleman, Don Cherry, Charlie Haden e Billy Higgins?
Certamente enorme! Tanto da permettergli di diventare in breve una tra le guide del linguaggio del piano free dagli anni 60 in poi.
Interessato ad un lirismo sghembo, all’essenzialità del fraseggio, a differenza delle esplosioni bulimiche di un Taylor, Paul Bley pone le basi della grammatica del piano-trio, tuttora in vigore (riascoltare Footloose..). Sperimenta senza rete nel fondamentale trio con Jimmy Giuffre e Steve Swallow.
Emblema dell’individualismo, allergico alla musica come spettacolo, ha valorizzato due Muse come Carla Bley e Annette Peacock e, oltre all’intensa carriera come leader, ha improvvisato insieme ad Han Bennink, Evan Parker, Lee Konitz, Gary Peacock, Paul Motian, Barry Altschul, Bill Frisell, tra gli altri.
Il trio che ascoltiamo, con George Mraz e Al Foster, è una vera rarità.
Buon ascolto!
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From the Archive #24
Paul Bley Trio
29 maggio 1997 – Teatro Marconi, Abano Terme (Padova)
Paul Bley – pianoforte
George Mraz – basso
Al Foster – batteria
