Sembrava fosse rimasto solo il Duo (Mazurek – Taylor). Invece dopo quasi vent’anni, il fecondo laboratorio “Chicago Underground”, ha fatto rinascere il Quartet, che con l’album “Good Days” (2020), ci ha fatto riscoprire la ricchezza di invenzioni ancora palpitante in un progetto silente da così lungo tempo.
Accanto alle più esperte generazioni dell’AACM, quando nacque il nucleo di Chicago Underground si capì che la “windy city” non poteva interrompere una trasformazione musicale che è da sempre nel suo Dna.
Quei giovani improvvisatori-compositori, senza contraddire l’insegnamento dei maestri, aggiunsero spezie piccanti alla miscela dei suoni, facendo deflagrare musiche irriverenti, eterodosse, persino psichedeliche nella loro fusione onirica. Non solo impro-jazz, ma rock scomposto ed electro-folk inaudito. I nomi erano quelli di Rob Mazurek (cornetta, elettronica), Chad Taylor (percussioni), Noel Kupersmith, Jason Ajemian e Matthew Lux (basso), Jeff Parker (chitarra), più ospiti occasionali. Dopo vent’anni sono ancora all’avanguardia.
Il nostro concerto vede il “Chicago Underground Quartet” nella formazione con Mazurek, Taylor, Ajemian e Lux.
Buon ascolto!
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From the Archive #25
Chicago Underground Quartet
10 ottobre 2005 – Sala dei Giganti al Liviano, Padova
Rob Mazurek – cornetta, elettronica
Chad Taylor – batteria
Jason Ajemian – contrabbasso
Matt Lux – basso elettrico