Può un adolescente ascoltatore di dischi compulsivo, in seguito sassofonista autodidatta, diventare uno tra i più originali compositori degli ultimi decenni? Certo, Tim Berne ne è la prova.
Allievo irregolare di Julius Hemphill, ne ha condiviso lo spirito indipendente e visionario, scoprendo ben presto di possedere doti di organizzatore sonoro non comuni.
Infatti, Berne ha lavorato quasi esclusivamente da leader, convincendo musicisti di alto livello ad interpretare le sue idee. Idee che spesso arrivano ad una complessità spiraliforme partendo da esili cellule motiviche, che si stratificano e gonfiano all’inverosimile.
L’improvvisazione concertata e collettiva è la cosa più importante in queste musiche, come dimostra ampiamente il concerto del Centro d’Arte del 1994, protagonista “Bloodcount”, tra le formazioni più potenti che Tim Berne abbia diretto.
Buon ascolto!
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From the Archive #15
Tim Berne Bloodcount
21 febbraio 1994 – Teatro Pio X, Padova
Tim Berne – sax contralto
Chris Speed – sax tenore, clarinetto
Michael Formanek – contrabbasso
Jim Black – batteria