RADIA OPEN CALL – ITALIANO
SCADENZA: 17 OTTOBRE 2018
RADIA, progetto promosso dal Centro d’Arte degli Studenti dell’Università di Padova in collaborazione con SaMPL e Conservatorio Pollini, indice una open call, divisa in due categorie: Spaced-Out RADIA e Eerie RADIA.
La deadline è fissata al 17 ottobre 2018, la partecipazione è gratuita. Tra tutte le candidature ricevute, una giuria (che sarà rivelata il prossimo settembre) selezionerà le migliori proposte, che saranno presentate durante l’ultimo appuntamento della stagione, presso l’auditorium Pollini di Padova, il 14 dicembre 2018.
La call trae ispirazione dal manifesto futurista dal quale la rassegna prende il nome, “La Radia” appunto, di Marinetti e Masnata, che in modo visionario preannuncia le molteplici forme di arte sonora che si svilupperanno nei decenni successivi alla sua pubblicazione, nel 1933. Fedele a questo spirito, la call ricerca contributi artistici di natura esclusivamente acusmatica, opere sonore fissate su supporto e diffuse nella sala da concerto senza la presenza di musicisti dal vivo sul palco.
Con questa call, rivolta a compositori e artisti del suono di ogni genere, Radia intende esplorare alcuni degli aspetti specifici dell’arte acusmatica a tutto tondo, assieme ad alcune caratteristiche fondamentali che la rendono una forma d’arte irriducibile e unica.
CATEGORIA A: SPACED-OUT RADIA
Questa categoria è rivolta all’esplorazione delle tecniche di spazializzazione e in generale dell’uso dello spazio come parametro compositivo nella musica acusmatica. Per questo, la categoria è rivolta a composizioni di musica acusmatica e sound art multicanale, che si interfaccino con l’impianto ottofonico dell’Auditorium Pollini di Padova, dove si svolgerà il concerto.
Saranno prese in considerazione solo composizioni per quadrifonia o superiore, fino a 9.2 (ottofonia + canale centrale + 2 subwoofer).
Per ulteriori informazioni riguardanti il setup tecnico dell’auditorium, si rimanda alla sezione successiva “Dettagli Tecnici”.
CATEGORIA B: EERIE RADIA
Con questa categoria richiediamo contributi sonori come soundscapes, opere radiofoniche, documentari sonori, storytelling acustici, field recordings o brani musicali, che indaghino la dimensione più magica, incantatoria del suono e della trasmissione sonora, il suo farsi mezzo per evocare, rappresentare, raccontare l’immaginario, l’onirico, l’Altro, il perturbante.
L’interesse è rivolto a quei casi in cui l’origine dell’evento sonoro, mediato dalla tecnologia, è così ambiguo da rendere impossibile la ricostruzione realistica dello scenario fisico di produzione del suono. Quando quindi la mente è portata a dare senso a quello che ascolta pescando a piene mani dal regno dell’immaginario, creando rappresentazioni mentali alle volte del tutto soggettive e fantasiose. L’ascolto diventa un processo attivo e creativo, che può effettivamente produrre “mostri”: immagini visive strane e impensabili, scenari di fantasia, ambienti popolati da entità misteriose e mutaforma, fino a vere e proprie narrazioni sonore.
Non è un caso che gli spiritisti di inizio secolo accolsero la radio come un mezzo per ascoltare voci di spiriti incorporei, così come è fondamentale l’uso di elaborazioni elettroniche, o delle pratiche di musique concrète, per connotare la dimensione aliena, sovrannaturale, inconscia in molto cinema e drammi radiofonici di fantascienza o dell’orrore.
Cerchiamo opere d’arte sonora che esplorino l’uso dei media di registrazione, riproduzione e produzione del suono per il loro aspetto non solo mediatico ma medianico, che indaghino la possibilità di rendere le tecnologie del suono qualcosa di più che meri mezzi tecnici, ma vere e proprie macchine infestate di immaginario.
“Per lungo tempo i poeti hanno usato la parola come incantesimo, evocandone l’immagine visiva attraverso una tensione magica acustica. L’uomo pre-alfabetizzato era conscio del potere dell’ascolto nel rendere presente ciò che è assente. L’avvento della scrittura annullò questa magia, perché era un mezzo magico rivale nel rendere presente il suono assente. La radio l’ha ripristinato. Infatti, nell’evocare l’immagine visiva, la radio è alle volte più efficace della vista stessa […] perché l’immagine visica che il suono evoca nasce dall’immaginazione.”
Marshall McLuhan, Acoustic Space
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
È richiesto l’invio di una e-mail a radia@centrodarte.it, con oggetto: RADIA_Cognome_Titolo_Categoria
L’e-mail deve contenere, come allegati:
- biografia breve dell’autore o degli autori (max 300 parole)
- descrizione dell’opera (max 600 parole)
- scheda tecnica dell’opera
- link per ascolto online (soundcloud, vimeo, youtube ecc) o scaricamento (con eventuale password inclusa)
- per la categoria A – Spaced-Out RADIA, o i brani della categoria B – Eerie RADIA, qualora multicanale, si richiede l’upload di una riduzione stereofonica.
N.B. è richiesto di limitare i contributi sonori a una durata non superiore ai 12 minuti.
DETTAGLI TECNICI
L’impianto acustico dell’Auditorium Pollini è composto come segue:
- altoparlanti 1, 2: d&b audiotechnik E12D
- altoparlanti 3, 4, 5, 6, 7, 8: d&b audiotechnik E3
- subwoofer 11, 12: d&b audiotechnik B4
- cluster 9: cluster 6x d&b audiotechnik T10
GIURIA
Eerie RADIA:
- Matteo Polato (sound artist, Centro d’Arte)
- Veniero Rizzardi (musicologo, Centro d’Arte)
- Caterina Benvegnù (curatrice d’arte contemporanea)
- Blauer Hase & Giulia Morucchio (artisti, curatori, Helicotrema festival)
- Eva Macali (artista, Rava Vavàra)
- Luciano Chessa (compositore, performer, musicologo)
Spaced-Out RADIA:
- Matteo Polato (sound artist, Centro d’Arte)
- Veniero Rizzardi (musicologo, Centro d’Arte)
- Nicola Bernardini (compositore, conservatorio Pollini di Padova, SaMPL)
- Alvise Vidolin (regista del suono, conservatorio Pollini di Padova, SaMPL)
- Kees Tazelaar (compositore, Conservatorio Reale de L’Aia)
- Angela Ida De Benedictis (musicologa, Paul Sacher Stiftung, Basilea)
DATE
- 04 agosto 2018: apertura RADIA open call
- 17 ottobre 2018: scadenza call
- 14 novembre 2018: comunicazione risultati
- 14 dicembre 2018: concerto dei lavori selezionati presso auditorium Pollini
RADIA OPEN CALL – ENGLISH
DEADLINE: 17 OCTOBER 2018
RADIA, a project promoted by the Centro d’Arte degli Studenti dell’Università di Padova, in collaboration with SaMPL and Conservatorio Pollini, announces an open call addressed to sound artists and composers. The call is subdivided in two main categories: Eerie RADIA and Spaced-Out RADIA.The submission is free.
A review committee (to be revealed next September) will select the best submitted works to be performed for the last concert of the RADIA season, at the Conservatorio Pollini’s auditorium in Padova, next 14th December 2018.
The open call draws inspiration from the futurist manifesto from which the festival takes its name, “La Radia”, by Marinetti and Masnata: after its publication in 1933, “La Radia” forecasted the many forms of sonic arts that would develop in the next decades, until now.
In this vein, the RADIA open call seeks for artistic contributions of exclusively fixed media/acousmatic nature. With this call, RADIA wants to explore some of the most peculiar features which make acousmatic art a unique and irreducible field of musical and artistic research.
CATEGORY A: SPACED-OUT RADIA
Spaced-Out RADIA focuses on the experimentation with spatialization techniques and, more generally, with the use of space as a compositional parameter in acousmatic music. For this reason this category asks for multi-channel fixed-media contributions to be played with the state-of-the-art eight channels surround sound system of the Auditorium Pollini in Padova.
We will exclusively accept multichannel pieces: from quadriphony up to 9.2 surround systems (8 channels + additional central channel + subwoofers). For more informations concerning the Auditorium Pollini’s sound system please see “Technical Details” below.
CATEGORY B: EERIE RADIA
For this category, Radia asks for sound pieces which investigate the most magical, incantatory dimension of sound and sound mediation, the ability of sound to evoke, represent, narrate the imagination, the oneiric, the uncanny, the Other. This category is addressed to sonic art pieces of any form, such as radiophonic art, soundscapes, sonic documentaries, audio storytelling, field recordings and acousmatic music pieces.
In particular, Eerie RADIA is focused on those cases in which the nature of the sound event, when mediated by technology, is so ambiguous that it becomes impossible to objectively reconstruct its physical origin, the physical scenario of sound production. In such cases, the sense-making activity of our mind relies on the realm of the imagination, producing mental representations which are sometimes completely subjective and imaginative. Therefore, listening becomes an active and creative process, which can indeed produce ‘monsters’: new and weird fantasy landscapes, populated by mysterious and ever-changing entities, from which we can even be driven to build entire sonic narratives.
It is no coincidence that the early twentieth century’s spiritualists welcomed the noisy radio of that period as a means of listening to the voices of disembodied spirits. Similarly, no wonder the use of electronic music, as well as musique concrète sound processing techniques, as fundamental means to convey the supernatural, alien and unconscious dimension in much Sci-fi and horror movies and radio-plays.
We are looking for sound art pieces that explore sound recording, reproduction and production media for their possibility to be something more than mere technological means, but instead magical machines haunted by the imaginary.
“Poets have long used the word as incantation, evoking the visual image by magical acoustic stress. Preliterate man was conscious of this power of the auditory to make present the absent thing. Writing annulled this magic because it was a rival magical means of making present the absent sound. Radio restored it. In fact, in evoking the visual image, radio is sometimes more effective than sight itself. […] Because the visual image that sound evokes comes from the imagination.”
Marshall McLuhan, Acoustic Space
HOW TO PARTICIPATE
Please send an e-mail to radia@centrodarte.it, in the subject field write RADIA_Surname_Title_Category.
The e-mail must contain, as attachments:
- short bio of the author(s) (max 300 words)
- description of the submitted work (max 600 words)
- technical specification of the submitted work
- link for online streaming of the submitted work (soundcloud, vimeo, youtube etc) or download link (mp3 file, with download password if needed)
- for works submitted for category A – Spaced-Out Radia (or potential multichannel pieces for category B – Eerie Radia) please upload a stereo reduction of the work.
N.B. The submitted works should not exceed a duration of 12 minutes.
TECHNICAL DETAILS
The loudspeakers’ setup of the Auditorium pollini is arranged as follows:
- Loudspeakers 1, 2: d&b audiotechnik E12D
- Loudspeakers 3, 4, 5, 6, 7, 8: d&b audiotechnik E3
- Subwoofer 11, 12: d&b audiotechnik B4
- Cluster 9: cluster 6x d&b audiotechnik T10
REVIEW COMMITTEE
Eerie RADIA:
- Matteo Polato (sound artist, Centro d’Arte)
- Veniero Rizzardi (musicologist, Centro d’Arte)
- Caterina Benvegnù (art curator)
- Blauer Hase & Giulia Morucchio (artists, curators, Helicotrema festival)
- Eva Macali (artist, Rava Vavàra)
- Luciano Chessa (composer, performer, musicologist)
Spaced-Out RADIA:
- Matteo Polato (sound artist, Centro d’Arte)
- Veniero Rizzardi (musicologist, Centro d’Arte)
- Nicola Bernardini (composer,“C. Pollini” Conservatory of Padua, SaMPL)
- Alvise Vidolin (sound projectionist, “C. Pollini” Conservatory of Padua, SaMPL)
- Kees Tazelaar (composer, Royal Conservatoire of Den Haag)
- Angela Ida De Benedictis (musicologist, Paul Sacher Stiftung, Basel)
IMPORTANT DATES
- 04 August 2018: RADIA Open Call opening
- 17 October 2018: deadline for submissions
- 14 November 2018: communication of results
- 14 December 2018: final concert with the selected works