Alla ripresa di una stagione 2024 segnata da un’infilata di ‘tutto esaurito’ raccolti da proposte di grande spessore musicale e di ricerca nel corso della prima parte dell’anno, due appuntamenti costituiscono l’episodio autunnale della rassegna del Centro d’Arte, e si tratta di due incontri ciascuno dal carattere eccezionale, che compendiano una proposta musicale sempre specchio delle tendenze più recenti. Frutto di un attento lavoro di curatela, il cartellone del Centro d’Arte continua a proporre nuove produzioni originali, in alternativa alle proposte ‘di giro’.
Il 14 ottobre fa la sua prima comparsa a Padova Frances-Marie Uitti, “forse la violoncellista più interessante sul pianeta”, come ha scritto il Washington Post. Emersa negli anni ‘80 come una voce fresca e nuovissima in grado di reinventare, letteralmente, il modo di suonare il violoncello, Uitti ha presto sviluppato il suo naturale virtuosismo in direzioni sperimentali particolarmente ardite: è nota per aver ideato una tecnica estesa che prevede l’utilizzo simultaneo di due archetti, tecnica che ha ispirato alcuni dei grandi compositori del XX secolo come John Cage, Luigi Nono, Giacinto Scelsi, György Kurtág.
Uitti si presenta alla Sala dei Giganti di Padova in differenti formazioni insieme ad alcuni strumentisti e compositori con cui ha collaborato di recente. Oltre ad esibirsi in solo, si uniscono a lei il flautista Gianni Trovalusci e il compositore e performer elettroacustico Walter Prati nell’Unshielded Performance Trio, che fonde composizione, improvvisazione e ricerca elettroacustica. La serata è inoltre completata da un duo formato insieme al compositore e multistrumentista Luciano Chessa, che per l’occasione impiega il dan bau, un tradizionale strumento vietnamita amplificato; Chessa nello stesso giorno terrà presso il Conservatorio “Pollini” una masterclass sui suoi più recenti lavori, ispirati al futurismo.
Il 13 novembre sarà la volta di Eiko Ishibashi, polistrumentista, vocalist e compositrice giapponese che opera da oltre un decennio in contesti diversi che vanno dal pop all’improvvisazione libera, dalle sonorizzazioni per mostre d’arte alle colonne sonore per il cinema.
Ishibashi torna al Centro d’Arte dopo lo straordinario successo del concerto in duo con Jim O’Rourke nell’aprile del 2023, questa volta con un progetto speciale in collaborazione con il regista Premio Oscar Ryusuke Hamaguchi. Il sodalizio artistico tra i due nasce nel 2021, quando Ishibashi cura la colonna sonora di Drive My Car, che l’anno successivo viene premiato agli Oscar come Miglior Film Straniero. Nel 2022 Hamaguchi inizia a girare GIFT, un nuovo lungometraggio senza dialoghi, pensato esplicitamente per essere musicato dal vivo da Ishibashi. Questa rara versione, precedente a quella con i dialoghi (intitolata Evil Does Not Exist), viene offerta a Padova in esclusiva, sonorizzata dal vivo dal flauto e dall’elettronica di Ishibashi, alla Sala Fronte del Porto del Cinema Porto Astra.
Come sempre, grazie all’organico rapporto dell’Associazione con l’Università di Padova, le serate vengono offerte a 1 euro per gli studenti universitari e comunque sempre a prezzi particolarmente invitanti per tutto il pubblico.