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Centrodarte21 – Seconda parte

Riparte la rassegna Centrodarte21 del Centro d’Arte, che a partire dal 7 ottobre riverserà su Padova un’offerta di musica attuale ancora più copiosa e variegata che mai, grazie a un intreccio di collaborazioni con le istituzioni cittadine che sempre di più fanno del Centro d’Arte un vero e proprio hub della musica innovativa e un promotore non solo di spettacolo ma anche di iniziative comunitarie: insieme al Conservatorio con il suo laboratorio SaMPL, al Padova Jazz Festival e ad altre organizzazioni a distanza. Quest’autunno, inoltre, il Centro d’Arte promuove questa molteplicità grazie al sostegno straordinario della Fondazione Cariparo, oltre ai tradizionali pilastri, l’Università di Padova e il Ministero della Cultura, cui si aggiunge un rinnovato impegno da parte del Comune di Padova.
La quantità dei concerti autunnali saprà inoltre mitigare la limitata capacità delle sale per i singoli eventi, cui ancora ci costringe l’emergenza sanitaria. Il menù è come sempre molto vario, dalla performance musicale senza etichette, al nuovo jazz, alla musica contemporanea storica.

Si inizia dunque il 7 ottobre con il ritorno del violoncellista Erik Friedlander, musicista molto amato dal pubblico padovano, in trio con la rivelazione Ava Mendoza (chitarra elettrica) e Diego Espinosa (percussioni), che avrà un seguito ideale il 20 ottobre con un’altro trio newyorkese, 3 Cards Trick, formato dalle chitarre di Marco Cappelli (classica), Brandon Seabrook (elettrica) e Stomu Takeishi (basso). Il concerto conclude una residenza finalizzata alla registrazione e alla produzione del loro nuovo album.

Il 26 ottobre si riapre la sezione concertistica del progetto Maderna 192020, in collaborazione con gli Amici della Musica e il Conservatorio “Pollini”, dedicato al centenario della nascita del compositore e direttore d’orchestra Bruno Maderna, realizzato grazie al bando Culturalmente 2020 della Fondazione Cariparo. Le musiche di Maderna in questa occasione saranno poste in dialogo con quelle del collega e amico Luciano Berio e con una prima esecuzione assoluta di Ivan Fedele per ensemble ed elettronica.

Il 28 ottobre appuntamento con una performance musicale senza etichette, con il solo di pianoforte e sintetizzatore dell’inclassificabile Thollem McDonas, californano, compositore, improvvisatore, educatore, animatore, attivista.

Il 5 novembre è la volta di Kuzu, ensemble formato dai sassofoni di Dave Rempis, la chitarra di Tashi Dorji e le percussioni di Tyler Damon, ideale preludio alla ricca programmazione del Padova Jazz Festival, a cui anche quest’anno il Centro d’Arte contribuisce con una serie di concerti tra il 10 e il 21 novembre, e il cui dettaglio sarà annunciato più avanti. Unica anticipazione, per ora, un evento davvero speciale: la presenza in esclusiva, il 20 novembre, di Fire! Orchestra CBA, formazione di 15 elementi centrata sul trio scandinavo formato da Mats Gustafsson, Johan Berthling e Mads Frosby che per questa occasione ospita numerosi musicisti italiani, frutto di una residenza curata dal Centro d’Arte insieme ad Area Sismica di Forlì. Il concerto è anche un’anteprima delle manifestazioni musicali per gli 800 anni dell’Università di Padova, affidate per il prossimo anno proprio alla curatela del Centro d’Arte.

La consueta rassegna riprende il 26 novembre con il trio Old Time Relijun, gruppo di culto del rock underground statunitense, guidato dal pluristrumentista e artista visuale Arrington de Dionyso.
Il 3 dicembre, in un’area più contigua al jazz, si colloca il duo formato dal clarinettista Don Byron, veterano della scena “Downtown” newyorkese e dal pianista cubano Aruán Ortiz.

Altri due appuntamenti della serie Maderna 192020 si ritrovano il 29 novembre in una serata che pone a confronto il teatro e la musica elettroacustica di Luigi Nono e di Bruno Maderna attraverso una duplice ricostruzione in cui saranno coinvolti esecutori dal vivo, Monica Bacelli, Alvise Vidolin, e la videoarte di Michele Sambin; e infine il 9 dicembre con le composizioni per due pianoforti e strumenti di Bruno Maderna e una rarità di Niccolò Castiglioni, con la partecipazione di Silvia Frigato, Giovanni Mancuso, Aldo Orvieto, Andrea Rebaudengo e una nutrita formazione di giovani musicisti.

Differenti le sedi dei concerti (tra Sala dei Giganti, Teatro Verdi e Torresino); come di consueto le manifestazioni godono di un prezzo d’accesso molto favorevole, specialmente per gli studenti dell’Università di Padova.

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