Per il 2019 il Centro d’Arte rinnova e amplia la collaborazione con il Padova Jazz Festival, storica rassegna cittadina giunta quest’anno alla 22a edizione, curando un’intera sezione del festival.
Appuntamento fisso il lunedì alla Sala Fronte del Porto al PortoAstra, da fine ottobre a fine novembre, per quattro serate con le orecchie aperte verso i giovani talenti e le idee più controcorrente.
Si inizia il 28 ottobre con il quintetto di James Brandon Lewis, tra i giovani sassofonisti e compositori più originali in circolazione, per una sorta di viaggio spirituale attraverso il jazz, fuori da schemi e strutture consolidate.
Secondo appuntamento il 4 novembre con Maistah Aphrica, un ottetto che attraverso melodie esotiche e funk, afro beat ed elettronica, evoca l’Africa lasciando ampio spazio all’immaginazione sonora.
Ultimo concerto della serie l’11 novembre con il trio della sassofonista María Grand, luminoso nuovo talento del jazz newyorchese, che sta rapidamente assumendo un ruolo centrale sulla scena contemporanea.
A chiudere il ciclo un evento davvero speciale, il 18 novembre, con la proiezione del documentario Milford Graves Full Mantis, ritratto atipico e avvincente di un autentico genio della batteria, che ha rivoluzionato il linguaggio percussivo del jazz di ricerca degli ultimi cinquant’anni.
Inoltre, il nostro co-direttore artistico Stefano Merighi curerà la presentazione di tre nuovi libri legati al jazz, per tre mercoledì consecutivi (6, 13 e 20 novembre) al Caffè Pedrocchi, insieme a Claudio Sessa (curatore del libro di Alan Lomax su Jelly Roll Morton), Francesco Martinelli (che presenterà un nuovo volume sul jazz europeo) e Roberto Masotti (fotografo di jazz per antonomasia, che illustrerà il suo recente Jazz Area).
Vi invitiamo a scoprire il programma completo del festival sul sito www.padovajazz.com