Aleksander Kolkowski
Wireless

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All’interno del festival Audiomanzia il Centro d’Arte propone una rara apparizione solista di Aleksander Kolkowski, compositore, violinista, ricercatore e archeologo dei media sonori. Kolkowski si muove tra la musica contemporanea e l’improvvisazione libera, vantando collaborazioni con numerosi musicisti tra cui Evan Parker, Tony Oxley, Phil Minton, Aki Takase e molti altri. Spesso la sua pratica musicale si fonde con la sua ricerca accademica, in cui enfatizza modalità arcaiche e cosiddette ‘obsolete’ di registrazione, riproduzione e ascolto del suono.

Nella cornice della Sala dei Giganti presenterà Wireless, performance meccanico-acustica nella quale utilizza tecnologie sonore come grammofoni manuali e fonografi di Edison, combinati con il suono dal vivo dell’emblematico Stroh: strumento ad arco inventato alla fine dell’800, si tratta di un violino il cui suono viene meccanicamente amplificato con un risuonatore metallico e un corno simile a quello di un grammofono.

Wireless, nelle parole di Kolkowski, è una risposta personale alla pratica di fare musica nell’incorporea era digitale. Invece di utilizzare computer, altoparlanti e cavi elettrici, verranno qui sfruttate dal vivo tecnologie e media sonori a riprodurre cilindri di cera e dischi di effetti sonori a 78 giri d’epoca così come nuove registrazioni composte su media obsoleti da Kolkowski stesso. La performance, largamente improvvisativa, intende resuscitare lo spirito della riproduzione sonora meccanica di fine ottocento attraverso una pratica musicale indiscutibilmente contemporanea, sintetizzando così una convergenza estetica e poetica tra umano e macchina.

(Matteo Polato)

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In collaborazione con SaMPL – Sound and Music Processing Lab del Conservatorio “C.Pollini” di Padova

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