Search
Close this search box.
Alvise Vidolin 70 dB
26 novembre 2019 ore 20.30
Auditorium Pollini, Padova
Prime esecuzioni

Sophie Klussmann
soprano

Roberto Fabbriciani
flauto

Maria Grazia Bellocchio
Anna D’Errico
Aldo Orvieto
pianoforti

Luca Richelli
live electronics

Alvise Vidolin
regia sonora

Claudio Ambrosini (1948)
Orienteeering (2019) per uno o più pianoforti elettronicamente rivelati
Prima esecuzione assoluta

Luigi Nono (1924-1990)
Das atmende Klarsein, frammento (1981) per flauto basso, nastro magnetico e live electronics

Arnold Schönberg (1874-1951)
Vier Lieder op. 2 (1899-1900)

Stefano Gervasoni (1962)
Sechs Grabschriften (2017-19) per voce e pianoforte
Prima esecuzione assoluta

Salvatore Sciarrino (1947)
Perduto in una città d’acque (1990) per pianoforte

Adriano Guarnieri (1947)
Ostinato n. 6 (2019) per tre pianoforti e live electronics
Opera commissionata con il sostegno di SIAE – CLASSICI DI OGGI 2018-19
Prima esecuzione assoluta

•••

In questo autunno particolarmente ricco di anniversari e celebrazioni, cade un compleanno a cifra tonda per Alvise Vidolin. Il suo nome non dovrebbe avere bisogno di presentazioni, particolarmente per il pubblico padovano, ma non è male richiamare il ruolo centrale che Vidolin ha tenuto negli sviluppi della musica elettroacustica fin dagli anni Settanta. La sua formazione scientifica si è sviluppata in parallelo a quella musicale: ancora studente di ingegneria è stato allievo di Teresa Rampazzi, pioniera della musica elettronica in Italia, e dall’impiego live dei primi sintetizzatori si è mosso ben presto verso le primissime applicazioni dell’informatica alla creazione musicale, fondando il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova. Il CSC negli anni 70-80 è stata una delle principali ‘centrali’ della computer music, a livello mondiale. Vidolin, che ha poi diretto il Laboratorio di informatica musicale della Biennale di Venezia, è stato anche l’assistente, in ruolo tanto tecnico quanto artistico, dei più avventurosi compositori italiani: Nono primaditutto, ma anche Berio, Sciarrino, e via via Battistelli, Ambrosini, Guarnieri. Le sue regie sonore sono sempre state contraddistinte da un ‘gesto’ unico e inconfondibile, da vero e proprio co-creatore del processo sonoro e musicale.

La serata in suo onore raccoglie attorno a lui compositori che gli hanno dedicato i loro lavori, anche non elettroacustici, come il pezzo pianistico ‘veneziano’ di Sciarrino, e con cui ha avuto un fertile e duraturo rapporto di collaborazione. Tutt’altro che un omaggio retrospettivo, la serata, presenta l’occasione di ascoltare tre nuovissime composizioni realizzate per l’occasione da Stefano Gervasoni e Claudio Ambrosini, e Adriano Guarnieri, che continua la ‘tradizione’ tutta SaMPL/Centro d’Arte di presentare musiche per un numero inconsueto di pianoforti. Il programma è suggellato da uno storico brano di Luigi Nono del 1981, eseguito dal suo primo interprete, Roberto Fabbriciani: Das atmende Klarsein segnò una svolta per Nono, che utilizzava per la prima volta il live processing, e iniziava la sua quasi decennale collaborazione con Alvise Vidolin.

(Veniero Rizzardi)

•••
In collaborazione con SaMPL – Sound and Music Processing Lab del Conservatorio di Musica “C. Pollini” di Padova

•••
Con il sostegno di SIAE – Classici di Oggi

•••
Media Partner