Erik Friedlander “Throw a Glass”
29 marzo 2019 ore 21.00
Sala dei Giganti al Liviano, Padova
© Peter Peregrine
© Peter Peregrine

Erik Friedlander
violoncello

Uri Caine
pianoforte

Mark Helias
contrabbasso

Ches Smith
batteria

Il violoncellista Erik Friedlander rappresenta il musicista versatile per antonomasia. Figlio d’arte (il padre Lee è uno tra i maggiori fotografi, anche musicali, del nostro tempo), è cresciuto in una casa piena di musica. Ha iniziato a suonare la chitarra a 5 anni e il violoncello a 8. La sua preparazione è ad ampio raggio: formazione classica, passione per il jazz, r&b e post-avanguardie, Erik conta nel suo lungo curriculum esperienze a fianco di tutta la cerchia di New York dagli anni 90 in poi, ma anche di Courtney Love, Mike Patton e Laurie Anderson. Ha inciso almeno venti album come leader ed è applaudito come musicista-chiave in molti gruppi di John Zorn (Masada String Trio, Bar Kokhba), con cui ha lavorato a lungo e inciso molte opere importanti.
Il suo virtuosismo è tutto al servizio dell’espressività, sia in ambito cameristico tradizionale che in territori più sperimentali e astratti. Ha diretto il quartettoTopaz, il Broken Arm Trio, ed ha inciso notevoli album di cello solo come Maldoror, Block Ice and PropaneIlluminations.

Il progetto Throw a Glass è sicuramente quello più marcatamente jazz e documenta un album di composizioni assai ispirato, illuminato dal contributo straordinario di tre solisti di pregio quali Caine, Helias, Smith.
L’idea di fondo rielabora una riflessione sul ruolo dell’assenzio nella vita di molti artisti di inizio 900 e nasce da una mostra allestita al MOMA di New York attorno a sei sculture di Pablo Picasso, sei bicchieri di assenzio, per l’appunto. Sculture “affascinanti e pericolose nello stesso tempo”, come sottolinea Friedlander.
Le musiche nate da questo stimolo visuale descrivono un articolato spettro di sensazioni, volando da pagine jazzistiche multitematiche ad oasi meditative e solenni, da distese elegie liriche a tumultuose rincorse di stampo balcanico e klezmer.
Il disco contenente il repertorio di Throw a Glass si intitola Artemisia (una pianta da cui si estrae l’assenzio) ed è stato pubblicato in un prezioso box di tre vinili verdi a 10”, con disegni di Akino Kondoh e un libretto di 16 pagine (ma c’è anche il semplice cd singolo…).

Accanto a Friedlander, si diceva, tre musicisti di assoluta brillantezza.
Uri Caine è pianista e compositore tra i più noti nel circuito contemporaneo, leader di gruppi affermati e creatore di nuove interpretazioni di repertori classici, da Mahler a Beethoven, da Schumann a Verdi. Suona in duo con Dave Douglas, John Zorn, Han Bennink, Paolo Fresu.

Mark Helias è attivo dagli anni Settanta, leader di proprie formazioni come Open Loose, ma anche protagonista nel trio BassDrumBone, e bassista per Anthony Braxton, Franco D’Andrea, Dewey Redman e moltissimi altri.

Ches Smith è tra i più creativi percussionisti di questi anni. Leader del gruppo These Arches, suona nei gruppi di Tim Berne, con i Secret Chiefs e Xiu Xiu, nel Ceramic Dog di Marc Ribot, in duo con John Zorn. Fa parte del nuovo quartetto di Dave Holland, con Evan Parker e Craig Taborn.

(Stefano Merighi)

Erik Friedlander
Artemisia (SkipStone, 2018)
Oscalypso (SkipStone, 2015)

Masada String Trio
Azazel, Book of Angels vol. 2 (Tzadik, 2005)

Uri Caine
Live at the Village Vanguard (Winter & Winter, 2003)

Mark Helias
The Signal Maker (Intakt, 2015)

Ches Smith & These Arches
Finally Out of my Hands (Skirl, 2010)