Da febbraio a maggio 2015
A febbraio prenderà il via la nuova edizione di Ostinati!, con il ritorno alla sede del cinema Torresino di Padova. Sei appuntamenti da non mancare con la musica contemporanea ed il jazz più creativo, fino alla primavera.
Il concerto di apertura, lunedì 9 febbraio 2015, vedrà sul palco il duo formato dal percussionista Hamid Drake e dal vibrafonista Pasquale Mirra.
Coppia di improvvisatori collaudata in sette anni di concerti in tutto il mondo, Drake e Mirra offiranno uno show di grande energia ritmica unita ad una raffinata ricerca melodica.
Hamid Drake è noto come uno tra i più importanti batteristi della scena mondiale ed ha collaborato con (tra gli altri) Don Cherry, Fred Anderson, William Parker, Material, Peter Brötzmann, DKV Trio.
Pasquale Mirra si è affermato come brillante solista di vibrafono, partecipando a molte avventure importanti del nuovo jazz italiano. Elemento del collettivo Bassesfere, lo troviamo in diversi progetti del Gallo Rojo, ma anche accanto a Michel Portal, Rob Mazurek, Fabrizio Puglisi, Gianluca Petrella.
Venerdì 20 febbraio un’esclusiva nazionale, con un altro duo, quello tutto giapponese tra la pianista Satoko Fujii ed il trombettista Natsuki Tamura.
Residenti da qualche tempo a Berlino, i due formano una coppia artistica solida e longeva, che da più di vent’anni produce lavori di grande intensità e originalità.
Dal duo al quartetto al grande ensemble, Fujii e Tamura hanno affinato un linguaggio ardito per miscelare composizione a improvvisazione, eccellenti solisti anche nei rispettivi strumenti.
Uno dei protagonisti assoluti della chitarra contemporanea, l’americano Nels Cline, sarà a Ostinati! il 9 marzo, alla guida di Nels Cline Singers, con Scott Amendola e Cyro Baptista alle percussioni e Trevor Dunn al basso.
Nels Cline è un primattore della scena d’avanguardia americana fin dalla fine degli anni ’70.
Ha suonato con Julius Hemphill, Tim Berne, Leo Smith, Sonic Youth, Marc Ribot.
Da dieci anni è chitarrista solista della notissima rock band Wilco.
Il 20 marzo appuntamento con il trio Ballister, combinazione di talenti tra Stati Uniti e Norvegia.
Ballister è un trio paritario che unisce i sassofoni di Dave Rempis (Vandermark 5, The Engines, The Rempis Percussion Quartet), il violoncello di Fred Lonberg-Holm (Vandermark 5, Joe McPhee, Peter Brötzmann Tentet, Valentine Trio) e la batteria di Paal Nilssen-Love (The Thing, Atomic, Scorch Trio, Peter Brötzmann), in cui confluiscono le esperienze estreme dei rispettivi linguaggi in una sintesi di raro fascino espressivo.
Musica italiana il 20 aprile, con al centro il batterista e compositore Francesco Cusa.
Attivissimo sia come solista che come didatta e direttore di improvvisazioni per diversi organici, Cusa presenta a Padova due diversi progetti.
Il primo, Skinshout, lo vede in duo con la vocalist Gaia Mattiuzzi; il secondo, The Assassins è un quartetto con Flavio Zanuttini alla tromba, Giulio Stermieri all’organo Hammond e Cristiano Arcelli al sax tenore.
Gran ritorno quello del pianista Anthony Coleman il 7 maggio alla Sala dei Giganti del Liviano. Tra i primi protagonisti del rimescolamento dell’avanguardia di New York negli anni ’80 e ’90, ha lavorato a lungo con John Zorn, in duo con Roy Nathanson, con Marc Ribot, Gary Lucas, Guy Klucevsek e molti altri. Ha guidato gruppi come Selfhaters e il trio Sephardic Tinge, proponendo un inedito punto di vista sulla cultura musicale ebraica. Il suo piano solo risente delle influenze di maestri del passato come Duke Ellington e Jelly Roll Morton.
Infine il 15 maggio, un’altra data unica in Italia, con il trio inglese Decoy, che ospita il maestro americano Joe McPhee.
Formazione di recente costituzione, fa incontrare una sezione ritmica tra le più importanti della musica improvvisata, quella formata da John Edwards (contrabbasso) e Steve Noble (batteria), l’astro nascente delle tastiere Alexander Hawkins (qui all’organo Hammond) e Joe McPhee ai sassofoni e tromba. È la prima volta che McPhee suona a Padova, dunque l’evento è ancora più rilevante.