Senza contrabbasso né pianoforte, il trio di Paul Motian è apparso a metà degli anni 80 come una folgore luminosa nel mondo del jazz, reinventando completamente i ruoli che i singoli strumenti giocano nella conversazione senza rete. Motian ha dato forma a una musica dell’inconscio, che sintetizza il linguaggio jazzistico come una poetica del frammento sublime, rinunciando volentieri alle narrazioni complete e barocche, favorendo una profondità impalpabile, sempre sull’orlo della caduta. Con lui, Frisell e Lovano dimostrano cosa voglia dire telepatia in musica, decostruendo con emozione gli originali del leader, standard rinati, chicche di Monk come comune denominatore.
Buon ascolto!
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From the Archive #7
Paul Motian Trio
16 maggio 1996 – Teatro dei Congressi Pietro d’Abano, Abano Terme (Padova)
Paul Motian – batteria
Joe Lovano – sassofoni
Bill Frisell – chitarra elettrica