Otomo Yoshihide
chitarra elettrica
Ruike Shinpei
tromba
Osamu Imagome
trombone
Hiroaki Mizutani
contrabbasso
Yoshigaki Yasuhiro
batteria
Il New Jazz Quintet è uno dei progetti più longevi e più apprezzati di Otomo Yoshihide.
Fondato nel 1999, ha segnato un punto di svolta per il chitarrista, che da una lunga carriera dedicata al noise e alla sperimentazione pura tornava finalmente al jazz, già esplorato in gioventù grazie al suo insegnante e mentore Masayuki Takayanagi.
Attorno al nucleo del gruppo – composto da Otomo Yoshihide alla chitarra elettrica, Hiroaki Mizutani al contrabbasso e Yoshigaki Yasuhiro alla batteria – negli anni la line-up è cambiata diverse volte e ha visto la partecipazione di alcuni tra i musicisti più interessanti sulla scena jazz giapponese, oltre che di una nutrita schiera di ospiti illustri, da Alfred Harth a Mats Gustafsson e Axel Dörner, tra i tanti. La versione più recente del gruppo vede la partecipazione di due giovani talenti come Ruike Shinpei alla tromba e Osamu Imagome al trombone, tra i musicisti più apprezzati sulla nuova scena jazz in Giappone.
Dopo una lunga pausa il New Jazz Quintet è tornato a registrare con questa formazione nel 2020 per il disco “Hat and Beard”, e torna per la prima volta in Europa con un breve tour e solo due date in Italia.
Nel New Jazz Quintet Otomo omaggia la storia del jazz concentrandosi sul suono degli anni ‘60 – tra Blue Note, Impulse! e Atlantic – con particolare attenzione per figure eterodosse come Ornette Coleman, Albert Ayler ed Eric Dolphy (al quale ha dedicato una rilettura dell’intero “Out to Lunch”), aggiornandone la lezione con uno stile allo stesso tempo rispettoso della tradizione e ostintamente proiettato al futuro, fatto di melodie accecanti e deviazioni repentine, improvvise esplosioni sonore e lunghi momenti di quiete.
Otomo Yoshihide nasce a Yokohama nel 1959. Dopo l’adolescenza passata a Fukushima, si trasferisce a Tokyo, dove entra subito in contatto con la scena musicale più avventurosa. Diventa allievo del chitarrista Masayuki Takayanagi, un’autentica leggenda del free jazz giapponese, di cui sarà assiduo collaboratore per molti anni.
Dalla metà degli anni ’90 inizia a farsi conoscere in occidente come turntablist e manipolatore elettronico, grazie a collaborazioni importanti con John Zorn, Elliott Sharp, Christian Marclay, Glenn Branca e molti altri. In seguito torna alla chitarra elettrica e al jazz di ricerca con varie formazioni a suo nome, dal New Jazz Quintet all’Otomo Yoshihide New Jazz Orchestra, spesso in compagnia di ospiti internazionali come Jim O’Rourke, Mats Gustafsson, Axel Dörner.
Negli ultimi anni Otomo è stato anche un importante punto di riferimento per la rinascita culturale del distretto di Fukushima, dove, subito dopo la catastrofe ambientale del 2011, ha contribuito a creare il festival musicale Project FUKUSHIMA!
(Nicola Negri)
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- Ascolti
Otomo Yoshihide’s New Jazz Quintet
Flutter (Tzadik, 2001)
ONJQ – Live In Lisbon (Clean Feed, 2006)
Hat and Beard (F.M.N. Sound Factory, 2020)
Otomo Yoshihide’s New Jazz Orchestra
Out to Lunch (Doubtmusic, 2005)
ONJT+
Lonely Woman (Doubtmusic, 2010)
Bells (Doubtmusic, 2010)
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