Enrico Malatesta
percussioni
Alessandra Novaga
chitarra elettrica
Nicola Ratti
sintetizzatore
Immagina una serie di piccoli movimenti in uno spazio vuoto.
Immagina le loro ombre sul pavimento, c’è una luce naturale che entra dalle 3 finestre alla tua destra
Non c’è silenzio qui dentro.
Ci sono persone fuori che aspettano le persone perché quello che facciamo non è visibile, perché lo facciamo quando siamo in silenzio e non c’è silenzio qui dentro.
Con questa dichiarazione di poetica si presenta a Padova l’inedito trio formato da alcuni dei musicisti italiani più avventurosi, la chitarrista (elettrica) Alessandra Novaga che, partita da una solida formazione classica, si è da tempo rivolta alla sperimentazione sonora e all’improvvisazione radicale aggregando in questa occasione il percussionista Enrico Malatesta e il performer elettroacustico Nicola Ratti.
Il trio, che in questa occasione presenta il nuovo album, è il frutto di una residenza offerta dal Centro d’Arte, sempre meno incline a proporre concerti ‘di giro’ e invece favorevole a produzioni originali sviluppate in stretto dialogo con i musicisti.
Enrico Malatesta è un percussionista e ricercatore indipendente attivo in ambiti sperimentali posti tra musica, performance e indagine territoriale; la sua pratica esplora la relazione tra suono, spazio e movimento e la vitalità dei materiali con particolare attenzione alle superfici, alle modalità di ascolto e alla definizione di informazioni multiple attraverso un approccio ecologico e sostenibile allo strumento percussivo.
Alessandra Novaga è una chitarrista che da anni esplora i possibili territori in cui il suo strumento può condurla. Ha attraversato i mondi più classici fino a giungere ad astrazioni impalpabili senza porre limiti agli uni o alle altre. Il suono, il suo significato, la sua relazione con lo spazio, gli incontri e le narrazioni, sono gli elementi che la conducono.
Nicola Ratti è un musicista poliedrico e sound designer attivo da anni in diversi ambiti sperimentali. La sua produzione sonora crea sistemi che prendono forma dalla ripetizione e dall’espansione, con particolare attenzione alla costruzione di ambienti che gravitano in relazione allo spazio e all’architettura in cui viviamo e al bilanciamento degli orientamenti emotivi e percettivi a cui siamo abituati.
(Veniero Rizzardi)
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In collaborazione con Università degli Studi di Padova nell’ambito di Opera Libera, progetto speciale per le celebrazioni dell’ottavo centenario dell’Università di Padova