Satoko Fujii
pianoforte
Taiko Saito
vibrafono
Yuko Oshima
batteria
Il trio San espande la formazione di Futari, ovvero il duo formato da Satoko Fujii al pianoforte e Taiko Saito a vibrafono e marimba, a cui si aggiunge la batteria di Yuko Oshima, già collaboratrice di entrambe in altre occasioni.
Il duo si è formato solo un paio di anni fa ma ha già raggiunto un affiatamento notevole, come dimostrano i due album pubblicati fino ad ora (“Beyond” nel 2020 e “Underground” nel 2021), entrambi accolti con entusiasmo dalla critica specializzata.
La formazione in trio è invece una novità assoluta, che debutterà in Italia proprio in questa serata al Centro d’Arte.
È ragionevole supporre che la formula proposta da San seguirà le traiettorie tracciate dal duo di Fujii e Saito, ovvero quelle di un jazz da camera minimale, introspettivo, in equilibrio tra il rigore compositivo della New Music e la tradizione improvvisativa del jazz. Una musica enigmatica e inquieta, proiettata verso la ricerca pura, dove lo sviluppo narrativo procede quasi esclusivamente sui piani di timbro e dinamica, per poi aprirsi inaspettatamente a rarefatte melodie di luminosa bellezza. Con la presenza di Oshima, perfettamente a suo agio sia nell’astrazione della libera improvvisazione che in contesti più leggibili, la musica del trio potrebbe svilupparsi in maniera totalmente differente – ma in ogni caso riserverà, ne siamo certi, molte sorprese.
Satoko Fujii è tra le pianiste e compositrici più originali del jazz di oggi. Allieva di Paul Bley, con il quale ha inciso il disco di esordio nel 1996, Fujii ha costruito negli anni una carriera impeccabile, che l’ha portata a soggiornare per lungo tempo negli Stati Uniti e in Europa, oltre che nel nativo Giappone. Tra le molte collaborazioni ricordiamo quelle con Mark Dresser, Jim Black, Tatsuya Yoshida, Ikue Mori, Andrea Parkins, Alister Spence, Ramon Lopez; tra i progetti le tante orchestre internazionali da lei dirette (Tokyo, Nagoya, Kobe, New York, Chicago e Berlino); il lungo sodalizio umano e artistico con il trombettista Natsuki Tamura, con il quale ha inciso decine di dischi.
Taiko Saito, originaria di Sapporo, Giappone, ma residente a Berlino da molti anni, si è formata in ambito accademico come percussionista e specialista di marimba e vibrafono. A partire dal 1997 ha intrapreso anche la pratica compositiva e di improvvisazione, specialmente nel jazz. In veste di solista ha avuto modo di collaborare con Sofia Gubaidulina, Keiko Abe, David Friedman, Kazuhisa Uchihashi, Tom van der Geld e molti altri.
Anche Yuko Oshima, batterista e compositrice, si è trasferita dal Giappone in Europa, e più precisamente in Francia, oltre vent’anni fa. Attiva in diversi contesti musicali, dal jazz al rock, dalla contemporanea all’improvvisazione libera, collabora stabilmente con tanti musicisti di primo piano nel jazz di ricerca internazionale. Di particolare pregio i progetti in duo con Hamid Drake ed Eve Risser; il trio Lauroshilau con Pak Yan Lau e Audrey Lauro; il trio Gakusei Jikken Shitsu con Ryoko Ono e Hiroki Ono.
(Nicola Negri)
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In collaborazione con Università degli Studi di Padova nell’ambito di Opera Libera, progetto speciale per le celebrazioni dell’ottavo centenario dell’Università di Padova
- Ascolti
Futari (Satoko Fujii, Taiko Saito)
Beyond (Libra Records, 2020)
Underground (Libra Records, 2021)
Gakusei Jikken Shitsu (with Yuko Oshima)
Hekizan 碧山 (Bam Balam, 2017)
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