Paola Matarrese
soprano

Daniele Ruggieri
flauto

Davide Teodoro
clarinetto

Aldo Orvieto
pianoforte

Quartetto Paul Klee:
Alessandro Fagiuoli
violino
Stefano Antonello
violino
Andrea Amendola
viola
Luca Paccagnella
violoncello

Alvise Vidolin
regia del suono

Alessandro Fiordelmondo
assistente alla regia e al live electronics

Ore 18.30
Ricordando Carlo De Pirro
Con Giuliano Scabia, Sergio Canazza, Roberto Masiero, Mariarosa Pollastri, Veniero Rizzardi, Alvise Vidolin. Conducono il tavolo Vitale Fano e Mario Messinis.

•••
Ore 20.30

Concerto

Carlo De Pirro (1956-2008)

Un’auretta assai gentile (2003), per violino e pianoforte

L’usignolo di Erone (2001), per soprano flauto e clarinetto

8 finali, per clarinetto e orchestra chimica (1998)
Davide Teodoro, clarinetto
Nastro realizzato presso il Centro di Sonologia Computazionale (CSC) dell’Università di Padova.

Di vento e cristallo (1998), per flauto e Disklavier®

Descendit (2008), per quartetto d’archi

•••
Dieci anni fa, al momento della sua scomparsa, Carlo De Pirro aveva 51 anni e stava finalmente trovando un più ampio ascolto per la sua musica, il riscontro che già da anni meritava. Lui stesso aveva trovato finalmente il modo di realizzare l’ideale di una musica “popolar-sperimentale” come la chiamava lui, per mezzo del teatro, o di altre e diverse originali idee installative in cui i gesti di un attore o di un danzatore, gli oggetti, o qualche ‘protesi’ robotica (altro termine che gli piaceva) facilitavano la comprensione della sua originalissima drammaturgia sonora. Non apparteneva a ‘scuole’, ‘cerchie’ o ‘famiglie’, anche se aveva fatto i suoi regolari studi (con Wolfango Dalla Vecchia, Franco Donatoni e Salvatore Sciarrino), così come il suo linguaggio senza compromessi, senza citazioni, non assomigliava a niente altro ed era però immediatamente riconoscibile: una musica fatta di gesti rapidi, nervosi, anche aggressivi che nasceva da un studio analitico attentissimo, condotto su tutto il repertorio (dal barocco al contemporaneo), dei dispositivi retorici che regolano la comunicazione musicale. Parlava spesso di voler stendere un ‘trattato’ di retorica musicale, una teoria che non voleva essere normativa e che probabilmente non vedrà mai la luce, perché era primaditutto un suo personale attrezzo da lavoro. Carlo De Pirro era anche insegnante di armonia (da ultimo del Conservatorio di Rovigo), studioso, divulgatore, giornalista. Aveva condotto degli esperimenti originali in ambito elettroacustico, suonava il pianoforte, con una tecnica improvvisativa perfettamente coerente con il suo stile di compositore, e in passato era stato anche un chitarrista blues e jazz di valore. Tra le tante attività, era stato anche per alcuni anni collaboratore e consigliere del Centro d’Arte, contribuendo alla programmazione con idee fresche e controcorrente.

A Carlo, a dieci anni dalla morte, il Centro d’Arte dedica, oltre a un ricordo raccontato da chi lo ha conosciuto e lavorato con lui, un concerto in cui vengono eseguite alcune sue musiche appartenenti a diversi momenti e aspetti del suo lavoro: la sua ultima composizione, Descendit, per quartetto d’archi, e altri lavori strumentali degli ultimi anni, come L’usignolo di Erone per soprano flauto e clarinetto e Un’auretta assai gentile (ancora una volta, nessuna citazione ma una personale prospettiva sul ‘crescendo’). Ad essi si affiancano due esemplari, datati 1998, delle sue precedenti ricerche sulle ‘protesi’ musicali: Di vento e cristallo, dove al flauto si affianca il Disklavier – che riproduce, da iper-pianoforte quale è, una parte interamente composta – e gli Otto finali per clarinetto e orchestra chimica, con una parte di suoni di sintesi realizzata al Centro di Sonologia Computazionale (CSC) dell’Università di Padova.

Il concerto è stato realizzato grazie alla collaborazione della Fondazione intitolata a Enrica Omizzolo ed Elio Peruzzi, recentemente scomparsi, che erano amici di Carlo. Con la collaborazione del CSC, e dell’Associazione Carlo De Pirro. Con un ringraziamento a Ida Fortini, a Vitale Fano e a Mario Messinis.

(VR)

•••
In collaborazione con la Fondazione Musicale Omizzolo-PeruzziSaMPL – Sound and Music Processing Lab del Conservatorio di Musica “C. Pollini” di Padova, Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova e Associazione Carlo De Pirro

Rassegna

Centrodarte18

Note