Atau Tanaka
Myogram (2015)
Annea Lockwood
Dusk (2012)
Jimmie Durham
Anthropocene (2018)
Thomas Nadal Poletto
Lawbei (2018)
David Monacchi
Stati d’Acqua (2006)
Annea Lockwood
Namaste (for Steven Miller) (2014)
Matteo Nasini
7 Planets – Juno 6 (2014)
A cura di Giulia Morucchio e Blauer Hase
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RADIA nasce dallo stupore, dalla meraviglia, dall’immaginario e dallo spavento che il suono acusmatico, il suono prodotto da altoparlanti, è capace di produrre. Vuole scoprire alcune delle forme d’arte sonora più peculiari e irriducibili che si possono incontrare esplorando il vastissimo mondo acusmatico, e che non sono confinate ad un ambito esclusivamente musicale.
Per questo, nel nostro terzo appuntamento, abbiamo quindi chiesto aiuto a Giulia Morucchio e al collettivo Blauer Hase che, da sette anni, indagano le forme più varie e speciali di sound art negli ascolti collettivi del festival Helicotrema.
Ad Helicotrema il pubblico viene guidato e introdotto alla ricerca sonora di artisti, musicisti e ricercatori attraverso l’ascolto di brani registrati. Tutti sono invitati a questa moderna ritualità che prende direttamente spunto dai racconti mitologici dell’introduzione della radio di un secolo fa.
Helicotrema – Recorded Audio Festival presenta, in occasione della partecipazione a RADIA, una serata di ascolti di brani ed estratti che indagano il confine tra natura e sintesi. Tra i lavori selezionati, brani che presentano frequenze solitamente non udibili, indagano gli effetti dell’antropocene sulle voci degli animali, attraversano giungle di voci umane, composizioni di stati d’acqua e trasponendo i moti dei pianeti in suono.
La selezione è stata creata incrociando i contributi sonori del festival Helicotrema 2018 con i materiali d’archivio delle edizioni passate e vuole immergere lo spettatore in giungle e città estese fatte di richiami e di versi, dove l’orecchio è teso tra il disorientamento creato dai rumori e il riconoscimento dei suoni.
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Un progetto del Centro d’Arte degli Studenti dell’Università di Padova
In collaborazione con SaMPL – Sound and Music Processing Lab del Conservatorio di Musica “C. Pollini” di Padova