© Michele Giotto

Rob Mazurek
tromba piccola, elettronica

Alexander Hawkins
pianoforte

John Edwards
contrabbasso

Chad Taylor
batteria, percussioni

La trasformazione come processo naturale è una prassi che spinge la miglior musica contemporanea; e questa spinta di energia è alimentata da incontri e confronti inediti, come quello scaturito da due coppie d’assi dell’improvvisazione, una americana, l’altra britannica.
Da una parte il glorioso Chicago Underground Duo (Mazurek-Taylor), dall’altra due terzi di Decoy e complici di molte altre avventure (Hawkins-Edwards). Il prodotto dell’alchimia è difficile da definire perchè tuttora in via di rifinitura, o forse perchè si fonda programmaticamente su un’ipotesi di provvisorietà, su un magma “non finito” e contempla la sua esistenza come fotografia dell’attimo più che come progetto stabile.
Chicago London Underground fa interagire i mondi sonori delle due unità senza particolari preoccupazioni di coerenza compositiva: piuttosto mischia gli ingredienti lasciando fluire le idee, cercando di fissare nel tempo dell’esecuzione quello che sorprende gli stessi musicisti, sia esso un groove tinto di elettronica, un accumulo di frasi estemporanee, una conversazione accesa, una meditazione raccolta. Le eccezionali doti reattive dei quattro solisti consentono loro di spostare sempre più in là l’orizzonte degli obiettivi, rischiando molto, trovando sempre qualcosa di brillante.

Rob Mazurek è nato a Jersey City nel 1965. Attivo a Chicago, è protagonista della crescita di una nuova generazione di improvvisatori, a contatto sia col jazz d’avanguardia di derivazione AACM che col rock più ispirato della città. Coordina la sigla Chicago Underground, che trova configurazioni che vanno dal Duo all’Orchestra; collabora con gruppi importanti come Tortoise, Gastr Del Sol, Isotope 217. Ha diretto la Exploding Star Orchestra (a volte con Bill Dixon, Roscoe Mitchell). Vive alcuni anni in Brasile, dove sviluppa un’altra anima della sua musica, documentata da São Paulo Underground, che ha spesso ospitato il sassofonista Pharoah Sanders. Ora vive a Marfa, Texas; è impegnato in molti progetti simultanei, tra cui Black Cube SP, performance in solo, duetti con Jeff Parker, Thollem McDonas, Emmett Kelly. È impegnato anche come artista visuale, autore di diverse installazioni, ospitate in mostre internazionali. Ha suonato in più occasioni a Padova per il Centro d’Arte.

Chad Taylor è nato a Tempe nel 1973. Attivo a Chicago dagli anni ’90, forma con Mazurek il Chicago Underground Duo. Molto richiesto nel circuito del jazz, suona nel trio di Marc Ribot, nel quartetto di Eric Revis, in Digital Primitives, tra gli altri. Ha inciso con Fred Anderson, Ken Vandermark, Pharoah Sanders, Stereolab, Nicole Mitchell, Jeff Parker etc. Guida il gruppo Circle.

Alexander Hawkins è nato a Oxford nel 1981. Si è rivelato tra i più talentuosi tastieristi europei degli ultimi anni, collaborando con Louis Moholo-Moholo, sia in duo che in gruppo. Ha suonato inoltre con Mulatu Astatke, Evan Parker, Anthony Braxton, Rob Mazurek, Matana Roberts, Shabaka Hutchings. È stato nominato strumentista dell’anno 2016 nel Parliamentary Jazz Award.

John Edwards è tra i bassisti più attivi della scena inglese. In possesso di una tecnica superlativa, è chiamato in causa in molteplici sedute di improvvisazione, decine di registrazioni, in pratica a fianco di tutti i maggiori solisti in attività. Autore anche di musiche di scena (danza, teatro), si ricordano i suoi progetti a fianco di Evan Parker, Roscoe Mitchell, Mark Sanders, Sunny Murray, Spring Heel Jack, Louis Moholo-Moholo, solo per citarne alcuni.

Hawkins e Edwards hanno suonato per il Centro d’Arte nel 2015 con il trio Decoy che ospitava il sassofonista Joe McPhee

(Stefano Merighi)

Ascolti

Chicago London Underground
A Night Walking Through Mirrors (Cuneiform)

Chicago Underground Duo
Boca Negra (Thrill Jockey)

Rob Mazurek
Skull Sessions (Cuneiform)

Chad Taylor
Circle Down (482 Music)

Alexander Hawkins
Step Wide, Step Deep (Babel)

Decoy
Vol.1, Spirit (Bo ’Weavil Recording)

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