© Geert Vandepoele

Josh Berman
cornetta

Jason Roebke
contrabbasso

Paul Lytton
batteria, percussioni

La carriera di Josh Berman si sviluppa a Chicago negli anni 90, attorno a molti altri solisti che hanno forgiato una scena vivacissima, tuttora molto attiva. È la scena di Vandermark, Mazurek, Abrams, Stein, Reed, solo per ricordarne alcuni.
Il trio con Roebke e Lytton è una assoluta novità, perchè è vero che il recente A Dance and a Hop fotografa la stessa formula strumentale (con Frank Rosaly dietro i tamburi), ma l’ingresso nel gruppo di Paul Lytton (nome storico dell’improvvisazione europea) spariglia le carte e di sicuro propone una rivisitazione del repertorio da angolazioni imprevedibili.
Il trio cornetta-basso-batteria è assai raro nella configurazione di un combo jazz e già questo è motivo di interesse e curiosità. Inoltre, le soluzioni immaginate da Berman per dare solidità al formato sono di rara intelligenza e raffinatezza. Come scrive Giuseppe Segala (Allaboutjazz.com), la musica del trio si presenta con “leggerezza, equilibrio in continuo divenire, senso della melodia e del disegno globale. E anche brevità, luminosità, seppure percorsa dalle inflessioni dolenti del blues, da inserti agrodolci, meditativi. Da increspature del suono tornito della cornetta di Josh Berman, che scivola talvolta in avvitamenti, effetti gutturali, brontolii, timbri strozzati, sovracuti laceranti.”
È un percorso sonoro che parte dal jazz pre-boppistico, dall’amore di Berman per le polifonie New Orleans e per il solismo della “scuola Chicago” degli anni ’20 e ’30, fatti implodere a contatto con il free contemporaneo e con le sottigliezze tecniche maturate nel corso dei decenni da questa nuova generazione di improvvisatori. Il cerchio si allarga con le invenzioni assai libere e anarchiche delle percussioni di Paul Lytton, mentre il solido contrabbasso di Roebke funge da punto di riferimento metrico, baricentro swingante e àncora armonica.

Josh Berman è nato a Chicago nel 1972. Comincia a suonare a diciotto anni con il batterista Weasel Walter, per poi partecipare alle session con tutti i migliori solisti chicagoani. Nel 2006 è co-fondatore del collettivo Umbrella Music Group, che promuove a Chicago un influente festival di avanguardia. Forma il Josh Berman Old Idea, Josh Berman and His Gang e co-dirige il Chicago Luzern Exchange. Suona con Bill Dixon, Ab Baars, Keefe Jackson, Jason Adasiewicz, Jason Stein e compie tournèe negli Stati Uniti, in Canada, Europa, Giappone.

Jason Roebke è nato a Kaukauna (Wisconsin) nel 1974. Ha studiato con Roscoe Mitchell ed è attivo a Chicago dal 1999. Qui forma un quartetto con Matt Bauder, Jeff Parker e Chad Taylor; partecipa al Chicago Improvisers Group, lavora molto col cellista Fred Lonberg Holm e suona in Tigersmilk, con Rob Mazurek e Dylan van der Schiff. Collabora in seguito con Adasiewicz, Jason Stein, Jeb Bishop, James Falzone, suona nel People, Places & Things di Mike Reed e nel trio di Nate Wooley. Dal 2012 è leader di un ottetto.

Paul Lytton è nato a Londra nel 1947. Oltre che percussionista, è specialista di “live electronics”.
Ha suonato a lungo con tutti i protagonisti della scena creativa britannica dalla fine degli anni ’60 in avanti. Particolarmente importante il suo sodalizio con il sassofonista Evan Parker, sia in duo che nel trio Parker-Guy-Lytton (a Padova, Sala dei Giganti, nel 2004) . Ha partecipato stabilmente alle attività della London Jazz Composer’s Orchestra e della King Ubu Orchestra. Insieme al collega Paul Lovens ha fondato l’etichetta discografica Po Torch Records.

(Stefano Merighi)

Ascolti

Josh Berman Trio
A Dance and A Hop (Delmark)

Josh Berman and His Gang
There Now (Delmark)

Jason Roebke
Every Sunday (Clean Feed)

Jason Roebke Octet
Cinema Spiral (No Business)

Evan Parker-Paul Lytton
Collective Calls (Incus / Psi)

Paul Lytton-Nate Wooley
The Nows (Clean Feed)

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