Alessandra Novaga
chitarra elettrica

Stefano Pilia
chitarra elettrica

Glimpses of a day è un progetto elaborato insieme da Novaga e Pilia, per due chitarre elettriche, basato su un’accordatura in intonazione giusta e sulla suddivisione dell’ottava in intervalli non temperati. Le altezze relative sono derivate da una selezione dei gradi delle scale corrispondenti ad alcuni raga indiani; questo non riflette tanto un interesse verso la musica indiana, quanto il proposito di fondare il progetto su intervalli diversi da quelli consueti, e su di un approccio fisico e gestuale allo strumento diverso da quello convenzionale. I due chitarristi hanno quindi tastato i loro strumenti in altro modo, costringendosi a una gestualità diversa, e intonandosi così su altri intervalli.
Il lavoro segue una partitura aperta che contiene come principio fondativo e immaginifico l’idea di percorrere l’arco di una giornata, utilizzando altezze dei raga associati alle varie fasi di giorno e notte, per analogia alla musica classica indiana, e a pratiche esecutive peculiari dei modus operandi sullo strumento: “per noi è l’occasione di sondare diversi modi di produzione del suono, per lavorare sulla nostra relazione di duo, e per riuscire a trovare una certa libertà esecutiva all’interno di una forma e di un percorso dato”.
Questo è il primo concerto in cui i due chitarristi presentano in pubblico questo lavoro.

(V.R.)

•••
Alessandra Novaga è una chitarrista con una solida formazione classica conclusa alla Musikhochschule di Basilea dove ha studiato con Oscar Ghiglia. Dopo molti anni trascorsi esclusivamente in ambito classico il suo corso artistico ha effettuato una svolta che l’ha portata a esplorare e a frequentare solo i territori della sperimentazione, della composizione e dell’improvvisazione ridisegnando così il suo rapporto con il suono e la performance. Sempre più orientata verso la chitarra elettrica collabora con compositori che creano per lei un repertorio di suoni e gesti nuovi. Molto interessata al teatro, opera una ricerca anche in questa direzione creando partiture musicali strettamente legate al testo e alla recitazione collaborando principalmente con Elena Russo Arman, del Teatro dell’Elfo e con la compagnia Phoebe Zeitgeist.
Ha suonato in Festival come Angelica (Bologna), All Frontiers (Gorizia), Festival dei Due Mondi (Spoleto) e ha presentato i suoi progetti in Europa e negli Stati Uniti. Tra gli altri spazi, Area Sismica (Forlì), Cafè OTO, Hundred Years Gallery (Londra), Quiet Cue (Berlino), O’ (Milano), e a New York, St. Mark’s Church (IAP, Ontological Hysteric Theatre), Silent Barn, Spectrum, Zebulon e Transient Series. È la prima e unica chitarrista in Italia a suonare l’integrale di The Book of Heads di John Zorn. Suona spesso in solo ma le sue collaborazioni passate e correnti includono artisti come Elliott Sharp, Andrea Centazzo, Massimo Falascone, Gianni Mimmo, Sandro Mussida, Patrizia Oliva.
Ha realizzato diverse registrazioni per Stradivarius, Clean Feed, a p p a r i z i o n i, Preludio. In solo ha pubblicato tre album, La Chambre Des Jeux Sonores e Fassbinder Wunderkammer per Setola di Maiale e Movimenti Lunari per Blume Editions.

Stefano Pilia e’ chitarrista e compositore elettroacustico attivo dai primi anni 2000 nella scena avantrock e sperimentale internazionale. Il suo lavoro si è avvicinato sempre più all’indagine della dimensione scultorea e spaziale del suono sia attraverso la pratica esecutiva strumentale sia attorno alla ricerca dei processi di registrazione e produzione sonora. E’ tra i fondatori del gruppo 3/4HadBeenEliminated, sintesi tra improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avantrock. Suona dal vivo principalmente in solo, con In Zaire. Dal 2008 è parte dei Massimo Volume e dal 2012 chitarrista di Rokia Traoré e dal 2015 chitarista negli Afterhours. Collabora stabilmente con David Grubbs e Andrea Belfi nel BGP trio e nel “Sogno del Marinaio” con MIke Watt. Ha collaborato frequentemente alla realizzazione del suono (sia liveche su supporto) per produzioni teatrali, reading, film, installazioni e video arte (Gianluigi Toocafondo, Zimmerfrei, Nico Vascellari, Homemovies, Wuming2, Emidio Clementi). Ha collaborato con artisti e musicisti come, John Parish, Phill Niblock, Oren Ambarchi, Marina Rosenfeld, David Tibet e ZU, Giuseppe Ielasi, Z’ev, Black Forest Black Sea, Rhys Chatham, David Maranha, Manuel Mota…ha pubblicato lavori discografici con numerose etichette italiane ed estere (Die-Schachtel, Presto?!, Bluechopstick, Hapna, LastVisibleDog, Sedimental, Soleilmoon, 8mm, la tempesta, …)

Rassegna

Centrodarte18

Note

Doppio concerto, secondo set (dopo Les frères bobine)

Video