Alda Caiello
soprano
Alfonso Alberti
Fausto Bongelli
Anna D’Errico
Aldo Orvieto
pianoforti
Alvise Vidolin
regia sonora e live electronics
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Salvatore Sciarrino (1947)
La navigazione notturna (1985/2017)
Per quattro pianoforti. Prima esecuzione assoluta
Due Arie marine da “Perseo e Andromeda” (1990)
Per voce e suoni di sintesi in tempo reale
Notturni (1998-2001)
Per pianoforte
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L’ascolto notturno è più attento, in allarme, non solo teso, ma molto più ricco di informazioni legate alle basi della nostra esistenza, cioè alla vita, alla morte, alla nostra stessa incolumità. D’altra parte la notte è un contraddittorio rispetto al giorno, a cui sempre si riferisce il tempo della vita “normale”. Contrapporre gli opposti significa avere una visione più completa della vita: non si può parlare della vita senza la morte, né della morte senza la vita, come non possiamo parlare del giorno se non parlando della notte. I titoli d’ispirazione notturna sono come bruschi segnali per richiamare al senso della nostra vita quotidiana.
Salvatore Sciarrino
La straordinaria serata del settembre scorso al Salone con i cento più quattro flauti del Cerchio tagliato dei suoni ha un seguito coerente nel secondo concerto dedicato a Salvatore Sciarrino, in cui protagonista è il pianoforte, moltiplicato per quattro nella prima esecuzione assoluta de La navigazione notturna, un lavoro iniziato nel 1985 ma poi interrotto e ‘deviato’ verso il pezzo per cento flauti. In occasione della nostra rassegna – organizzata insieme a SaMPL, con il determinante sostegno del Conservatorio “Pollini” – Sciarrino ha rimesso sul suo tavolo il lavoro per quattro pianoforti, anch’essi disposti in modo insolito nello spazio del concerto. Ma nella nostra serata il nuovo pezzo è completato dall’esecuzione integrale dei Notturni per pianoforte solo. Nell’esecuzione si alternano i quattro pianisti, tra i più apprezzati, e attrezzati oggi per affrontare un virtuosismo che è di dita quanto di pensiero: Alfonso Alberti, Fausto Bongelli, Anna D’Errico, Aldo Orvieto.
In queste musiche pianistiche notturne il suono dello strumento, come sempre in Sciarrino, viene proposto ‘sotto una nuova luce’, o forse meglio, in questo caso, una nuova oscurità… Il pianoforte di Sciarrino pone l’ascoltatore in uno stato di particolare attenzione, gli offre un gioco di illusioni percettive che hanno a che fare sia con la dimensione del suono sia del suo svolgersi nel tempo.
Completano il programma le Arie marine, per voce ed elettronica, una delle rare incursioni di Sciarrino in un mondo sonoro differente dalla musica vocale e strumentale. Le Arie sono un’estratto dall’opera Perseo e Andromeda che venne composta per il Teatro di Stoccarda nel 1991. Se questo lavoro rappresenta il lato ‘solare’ della serata si tratta di una solarità naturalmente molto speciale. Sciarrino volle per questa composizione la collaborazione del Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova e in particolare di Alvise Vidolin – anche in questa occasione alla regia del suono – a cui richiese suoni che non avessero alcun intento imitativo orchestrale, anzi dovevano essere molto astratti, eventualmente legati al mondo sonoro dell’isola deserta in cui si svolge la vicenda. La voce di Andromeda, affidata ad Alda Caiello, dialoga con imitazioni fantastiche di suoni di mare, di vento, di ciottoli ed “elabora geometricamente ambiguità visive e prospettiche, di continuo entra ed esce nell’allucinazione sinestetica”.
(Veniero Rizzardi)
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Un progetto di SaMPL – Sound and Music Processing Lab del Conservatorio di Musica “C. Pollini” di Padova e del Centro d’Arte degli Studenti dell’Università di Padova
In collaborazione con Università degli Studi di Padova – Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, CSC – Centro di Sonologia Computazionale
Ascolti
Salvatore Sciarrino
Piano Sonatas II-V – 4 Notturni, Live At Ars Musica 2000 (Cypres)
Salvatore Sciarrino
Perseo e Andromeda (Ricordi)
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Rassegna
Centrodarte17