Otomo Yoshihide
chitarra elettrica
Paal Nilssen-Love
batteria, percussioni
Incontro inevitabile quello tra Otomo Yoshihide e Paal Nilssen-Love, sulla base della comune passione per la tradizione del free e le spinte avanguardiste della nuova scena improvvisativa.
Incontro che si è concretizzato la prima volta con The Thing, punta di diamante del nuovo jazz scandinavo, che nel 2009 ha registrato insieme a Otomo il CD Shinjuku Crawl.
Questo progetto in duo è invece storia recente, pochissimi tour e un album registrato dal vivo a Copenhagen nel 2013 e uscito l’anno successivo per l’etichetta Jvtlandt.
La performance immortalata su disco è una preziosa testimonianza di due maestri all’opera, un dialogo serrato su dinamiche in continua evoluzione. Non mancano i passaggi più rumorosi, in cui la passione per il noise è evidente, ma le atmosfere si fanno spesso più rarefatte, dove l’esplorazione timbrica è in primo piano, con stralci melodico-ritmici appena accennati.
Poterli ascoltare questa sera al Centro d’Arte è un’occasione da non perdere, in quanto unica data italiana in un tour che ne prevede solo cinque tra Europa e Russia.
Otomo Yoshihide, classe 1959, è tra i musicisti più influenti degli ultimi 20 anni. Chitarrista elettrico di formazione (è stato allievo di una leggenda del free jazz giapponese come Masayuki Takayanagi), si è fatto conoscere in occidente dalla metà degli anni ’90 come esperto di campionamenti e performer al giradischi, collaborando assiduamente con i maggiori esponenti della scena improvvisativa di New York (tra cui John Zorn, Elliott Sharp, Christian Marclay, Glenn Branca), e come leader del gruppo rock sperimentale Ground Zero.
In seguito ha lavorato in ambiti più vicini al jazz di ricerca con varie formazioni a suo nome, dal New Jazz Ensemble all’Otomo Yoshihide New Jazz Orchestra (poi anche trio, quartetto, quintetto), con numerosi ospiti internazionali tra cui Jim O’Rourke, Mats Gustafsson, Axel Dörner.
È anche un prolifico compositore di musiche per cinema e TV.
Paal Nilssen-Love è nato a Molde, Norvegia nel 1974, ed è tra i batteristi più richiesti della scena contemporanea.
Dall’inizio degli anni novanta ha iniziato a collaborare con altri musicisti emergenti della scena norvegese come Ingebrigt Håker Flaten e Håvard Wiik. In seguito si è trasferito in Svezia dove ha suonato nel trio di Frode Gjerstad e nei progetti di Sten Sandell e Mats Gustafsson.
Nel 2000 insieme a Gustafsson e Håker Flaten ha fondato The Thing, che si è presto rivelato uno dei gruppi più importanti del nuovo jazz europeo, e che lo ha portato a collaborare con vecchi e nuovi maestri della free music come Peter Brötzmann, Joe McPhee, Akira Sakata, Ken Vandermark, John Butcher.
Il suo progetto più recente come leader e compositore è Large Unit, formazione allargata che coinvolge numerosi nuovi musicisti di area scandinava.
(Nicola Negri)
Ascolti
Otomo Yoshihide & Paal Nilssen-Love
Otomo Yoshihide & Paal Nilssen-Love (Jvtlandt)
Ground Zero
Null & Void (Tzadik)
Otomo Yoshihide’s New Jazz Orchestra
Out To Lunch (Doubtmusic)
Otomo Yoshihide’s New Jazz Quintet
ONJQ – Live In Lisbon (Clean Feed)
Paal Nilssen-Love
Cut And Bleed (iDEAL Recordings)
Paal Nilssen-Love Large Unit
Erta Ale (PNL)
Peter Brötzmann & Paal Nilssen-Love
A Fish Stinks From The Head (BRÖ)
Akira Sakata / Johan Berthling / Paal Nilssen-Love
Arashi (Trost)
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Rassegna
Centrodarte70
Note
Unica data in Italia.
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Foto
© Michele Giotto