Roberto Fabbriciani
flauto iperbasso

Aldo Orvieto
pianoforte

Daniele Roccato
contrabbasso

Luca Richelli
live electronics e motion capture

Alvise Vidolin
regia del suono

 

David Ryan
video conception, camera, editing

Alex Cline
assistente generale

Julian Hughes Watts
animazioni molecolari

Un viaggio nel microcosmo della materia

Concerto multimediale per flauto iperbasso, pianoforte, contrabbasso, live electronics, motion capture, regia del suono multicanale, immagini video

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Nicola Sani
C’è tanto spazio la in fondo, per contrabbasso ed elettronica
No Landscape, per pianoforte ed elettronica
More is different, per flauto iperbasso ed elettronica (1967) per violino
Prima esecuzione assoluta

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Un duplice appuntamento con la musica e la scienza è la nuova proposta di SaMPL – il laboratorio per la ricerca e la produzione musicale elettroacustica installato presso il Conservatorio di Padova – che viene presentata all’Auditorium “Pollini” nelle serate del 9 e del 23 maggio.
Insieme al Centro d’Arte e grazie a un apposito contributo del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, SaMPL presenta due nuove produzioni che hanno interpretato ciascuna l’idea di narrare la scienza – la chimica e l’astrofisica – attraverso le arti performative. Tutte le più recenti tecniche di produzione sonora e visiva sono all’opera per fornire in entrambe le occasioni una struttura espositiva adeguata alla natura degli argomenti scientifici.

Nel primo evento, Chemical free (?), le suggestioni da cui partono i tre pezzi musicali, sottolineate dal video che li accompagna, provengono dal settore scientifico che studia gli atomi e i loro aggregati, le molecole, cioè i costituenti di tutta la materia ordinaria di cui siamo fatti e che ci circonda sulla Terra e nell’Universo. Emblematici i titoli scelti per i tre brani. “C’è tanto spazio là in fondo”, citazione da una frase di Richard Feynman del 1959, suggerisce le grandi possibilità che si aprono nell’universo dell’ultra piccolo, oggi spesso identificate con le scale dei miliardesimi di metro dove si sviluppano le applicazioni nanotecnologiche. “No Landscape”, suggerito da un’osservazione di Mark Rothko, ci racconta le difficoltà di costruire, a livello atomico e molecolare, paesaggi simili a quelli percepiti dalle esperienze con oggetti alla nostra scala di grandezza, sui quali si modula la nostra usuale costruzione intuitiva del mondo che ci circonda. Infine, “More is different”, titolo di un articolo di Philip Warren Anderson del 1972, evoca il fatto che le leggi a cui obbediscono i costituenti ultimi della materia non necessariamente sono anche le leggi seguite dai loro aggregati. In altre parole, la complessità genera nuove regolarità, descritte da nuove leggi che non sempre sono riducibili alle leggi dei componenti elementari. Come i corpi sono fatti di atomi e molecole, così un brano musicale è fatto di note e di accordi: anche in questo parallelismo risiede la grande potenza dello strumento musicale per rappresentare in modo suggestivo questo settore della scienza, dove strutture semplici si aggregano in strutture complesse, dove ordine e disordine, simmetria e asimmetria, causalità e casualità si scompongono e ricompongono.


 

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Rassegna

sampl(es)

Note

Primo di due eventi speciali in collaborazione con SaMPL – Sound and Music Processing Lab del Conservatorio di Musica “Pollini” di Padova.

Collaborazione all’ideazione del progetto Nicola Bernardini (SaMPL, padova)
Laura Orian e Giacomo Saielli – consulenza scientifica
Giulio Peruzzi – coordinatore scientifico

Nuova produzione realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Padova
Nel contesto del progetto MIUR per la “Divulgazione della ricerca scientifica tramite l’arte”
con la collaborazione di Cambridge School of Art e Anglia Ruskin University

Foto

© Andrea Graziani