Franco D’Andrea
piano

Daniele D’Agaro
clarinetto

Mauro Ottolini
trombone

La formula con cui il maestro D’Andrea torna a suonare al Centro d’Arte (dopo ben otto anni..) è davvero raffinata : un trio da camera condotto assieme a due solisti tra i più brillanti in circolazione, D’Agaro e Ottolini.
Un trio che fonde le caratteristiche peculiari della musica di D’Andrea con il suo interesse da sempre coltivato per la tradizione e gli standards. In questo senso è esplicito l’organico strumentale, timbricamente votato a rielaborare un linguaggio primigenio e a rivelarne l’assoluta modernità.
Il “Three” è una formazione laterale rispetto ad altre, non è infatti documentata su cd, se non come parte del sestetto del pianista; eppure non è meno importante, specie se si vogliono cogliere le sottigliezze interne e i chiaroscuri di una musica solitamente complessa e ritmicamente viva.
Il repertorio di D’Andrea, così come testi, ad esempio, di Ellington o Mingus, si asciugano attraverso una netta e solida qualità melodica, che apre però alla digressione e al contrappunto dialogante, sviluppando il lavoro già elaborato in “Round Riff & More” una decina d’anni fa, allora con Fabrizio Bosso e Gianluca Petrella.
Temi di immediata leggibilità, insistenza su riff scattanti, libera improvvisazione, senso del blues, ecco sintetizzata la musica del D’Andrea Three.
Impossibile riassumere la carriera di Franco D’Andrea. Senza tema di smentite, si tratta di un musicista tra i più grandi dell’intera storia del jazz europeo. Dagli inizi con Nunzio Rotondo, all’avventura con Gato Barbieri, dal Modern Art Trio al Perigeo; e poi, i fondamentali trii e quartetti, i gruppi con Rava, fino all’attuale felice stagione che lo vede pubblicare per i tipi della Gallo Rojo Records. Dai primi anni 60 ad oggi, Franco D’Andrea è garanzia di rigore artistico, ricerca continua di nuove soluzioni, tecnica magistrale.
Daniele D’Agaro, sassofonista, clarinettista e compositore ha per diverso tempo frequentato la scena jazzistica olandese ed ha collaborato con diversi suoi protagonisti.
Da molti anni di nuovo in Italia, dirige The Adriatics Orchestra, un quartetto e un quintetto. Ha inciso in più occasioni con solisti d’avanguardia di Chicago, con Han Bennink, in duo con il pianista Alex von Schlippenbach.
Mauro Ottolini è nel pieno della creatività : trombonista a cavallo tra tradizione e innovazione, leader dei trascinanti Sousaphonix, del trio Cagliostro, arrangiatore per Enrico Rava nei progetti su Michael Jackson e Lester Bowie, a fianco anche di Capossela, Bearzatti, Giovanni Guidi, tra gli altri.

(Stefano Merighi)


 

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Ascolti

Franco D’andrea
Traditions And Clusters (El Gallo Rojo)
Round Riff & More 1 (Philology)
Eleven (Philology)
Today (El Gallo Rojo)

Daniele D’agaro
Comeglians (El Gallo Rojo)

Mauro Ottolini
Sousaphonix Bix Factor (Parco Della Musica Records)

Web

Rassegna

Ostinati! 2014

Note

Franco D’Andrea è stato ospite molte volte al Centro d’Arte, la prima nel 1969 con il Modern Art Trio (Franco D’Andrea – pianforte; Bruno Tommaso – contrabbasso; Franco Tonani – batteria).

Foto

© Michele Giotto