
Jordi Grognard
sax tenore, clarinetti, flauto
Daniele Martini
sax tenore, sax soprano
Nicola Lancerotti
contrabbasso
Nelide Bandello
batteria
Nicola Lancerotti presenta, per la prima volta in Italia, il suo “Quartet”, gruppo con cui ha da poco inciso l’ottimo disco d’esordio “Skin”. In un confronto stimolante e avventuroso, ad eleganti composizioni di stampo jazzistico si alternano pezzi totalmente improvvisati, per una sintesi stilistica fresca ed originale.
Agevolato dalla formazione, ricca di contrasti nella varietà dei fiati e senza le limitazioni di uno strumento armonico, questo quartetto si muove tra jazz, improvvisazione radicale e musica da camera, all’interno di strutture in continuo mutamento.
Nicola Lancerotti, nato a Padova ma residente da molti anni in Belgio, ha frequentato i prestigiosi laboratori di Siena Jazz, completato gli studi musicali in conservatorio tra Olanda e Belgio e rifinito le sue conoscenze strumentali e teoriche con Pietro Leveratto, Furio Di Castri, Stefano Battaglia, Paolino Dalla Porta, Pietro Tonolo, Stefano Zenni e molti altri.
Jordi Grognard è attivo in diversi generi musicali e suona un’ampia varietà di strumenti a fiato, dai clarinetti al sax tenore al flauto bansuri della tradizione indiana.
Daniele Martini, anch’egli italiano residente a Bruxelles, è un altro interessante esponente del nuovo jazz, e collabora con alcuni dei più innovativi improvvisatori in circolazione, tra i quali Nate Wooley, Mark Sanders, Fred Lonberg-Holm, Chris Corsano.
Nelide Bandello, membro storico del collettivo El Gallo Rojo, è batterista versatile e fantasioso, a suo agio nei contesti più diversi. Ha inciso e collaborato con Stefano Battaglia, Enrico Terragnoli, Danilo Gallo, Achille Succi e molti altri.
Rassegna
Paperbacks 2014
Note
Secondo set di un doppio concerto, preceduto da Sho Shin.
Questo concerto fa parte della prima edizione di Paperbacks, nuova rassegna dedicata alla libera improvvisazione.
Quattro concerti in due serate per una panoramica dei migliori gruppi e musicisti attivi in ambito improvvisativo, dagli emergenti ai più affermati, senza esplicite caratterizzazioni di genere o stile.
Da questo concerto è stato tratto il disco (autoprodotto) “Lux“.
Foto
© Michele Giotto