© Michele Giotto

Mike Reed
batteria

Tim Haldeman
sassofoni

Greg Ward
sassofoni

Jason Roebke
basso

La presentazione di artisti legati alla AACM di Chicago è fin dagli anni 70 un interesse precipuo del Centro d’Arte. Gli artisti più giovani dell’Associazione si stanno facendo valere sia come compositori-esecutori che come didatti. E dopo aver ospitato Nicole Mitchell nel 2008, ecco Mike Reed (batterista, pianista e compositore) con la sua band “People Places & Things”.
Mike Reed, trentacinquenne nato in Germania ma americano dell’Illinois, cresciuto in una cittadina vicino Chicago, rappresenta con chiarezza l’attuale “new wave” della Windy City; una cerchia di musicisti ben radicati nella tradizione della musica nera, ma con una evidente attitudine alla sua rielaborazione critica, per dar forma a nuovi linguaggi. Non più musicisti pionieri dell’ ignoto e dei nuovi timbri (come i maestri Abrams, R. Mitchell, Braxton, Smith), ma comunque eredi di una mentalità aperta e in divenire, che conferma valori come la cooperazione musicale e l’istinto sperimentale, ma che vede nella lezione del passato un riferimento imprescindibile.
Mike Reed è tra i pochi ma eccellenti batteristi-leader, oltre che vicepresidente della AACM (Association for Advancement of Creative Musicians) e animatore di rassegne, soprattutto a Chicago. Oltre al quartetto invitato da “Ostinati!” guida il gruppo “Loose Assembly”, è batterista nella Exploding Star Orchestra di Rob Mazurek, nel David Boykin Espanse, nel Treehouse Project.
L’obiettivo principale di “People Places & Things” è quello di studiare e reinventare parte di un repertorio poco conosciuto dal pubblico del jazz, quello cioè della scena di Chicago della seconda metà degli anni ’50. Oltre ai componenti stabili del gruppo, People Places & Things ha ospitato solisti del calibro di Bobby Bradford e Roscoe Mitchell.
Dopo l’album di esordio che esplicitava con brillantezza i riferimenti al passato, è uscito lo scorso anno “About Us” che contiene invece materiale originale, scritto dai componenti del gruppo. Un disco in cui, accanto al lavoro egregio dei componenti stabili, brillano le collaborazioni di Jeff Parker, Jeb Bishop, David Boykin.
“People Places & Things” si candida a diventare una formazione cardine del jazz del futuro.

(Stefano Merighi)


 

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Ascolti

Mike Reed People Places & Things
Proliferation (482 Music)
About Us (482 Music)

Mike Reed Loose Assembly
Last Years Ghost (482 Music)
Speed of Change (482 Music)

Mike Reed
In the Context of.. (482 Music)

Exploding Star Orchestra
We Are All from Somewhere Else (Thrill Jockey)

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Ostinati! 2010

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