© Michele Giotto

John Tchicai
sax tenore, flauto

Greg Burk
piano

Marc Abrams
basso

Enzo Carpentieri
batteria

Michele Sambin
digital paintings

Il giornalista e musicologo Claudio Sessa presenta il suo nuovo libro “Le età del jazz. I contemporanei” (Il Saggiatore). A seguire performance musicale del Lunar Quartet con ospite speciale il sassofonista John Tchicai, più gli interventi di “pittura digitale” di Michele Sambin. Una serata davvero speciale, che intreccia analisi musicale attraverso una chiacchierata e domande del pubblico e un inedito concerto multimediale dove si incontrano artisti ben noti al pubblico e un nome leggendario della “new thing” anni ‘60.

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In apertura
Presentazione del libro

“LE ETA’ DEL JAZZ. I CONTEMPORANEI” (Il Saggiatore)
di Claudio Sessa

Claudio Sessa è tra i più lucidi storici e analisti del jazz italiani da almeno un trentennio. E’stato per anni direttore della rivista “Musica Jazz”, conduttore radiofonico per la Radio Svizzera e per la Rai, ora critico del “Corriere della Sera” e docente di Storia del jazz al Conservatorio di Trieste. Dopo il recente studio su Eric Dolphy (“Il marziano del jazz”, Vanni Editore), Sessa pubblica la prima, organica ricognizione critica dedicata al jazz contemporaneo, prendendo in esame la complessità stilistica che lo caratterizza. Dalle avanguardie “di sintesi”, al neoclassicismo, dal camerismo alle contaminazioni elettroniche, dalla peculiarità italiana al jazz postmoderno. Un percorso necessario, che mancava nella bibliografia nazionale dedicata al jazz.

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A seguire

LUNAR QUARTET feat. JOHN TCHICAI e MICHELE SAMBIN (“digital paintings”) in “The White Balloon”

Il Lunar Quartet è formazione recente, nato dalle idee del batterista Enzo Carpentieri e del bassista Marc Abrams, “veterani” della scena jazzistica del nostro territorio, che hanno coinvolto da qualche tempo il sassofonista danese-congolese John Tchicai ed il pianista Greg Burk.
John Tchicai dopo aver esordito in Polonia agli inizi degli anni ’60, incontra i pionieri del freejazz americano, come Archie Shepp, Bill Dixon, Don Cherry; si trasferisce a New York nel 1963 ed entra a far parte del cenacolo delle avanguardie jazz. Suona nel New York Contemporary Five, incide con Shepp, Albert Ayler, Jazz Composers Orchestra, Roswell Rudd e molti altri. In seguito torna in Europa e diventa protagonista della scena continentale più radicale. Attualmente è brillante “free lance” in diverse situazioni.
La performance “The White Balloon” vede il quartetto interagire con la “pittura digitale” di Michele Sambin, ideatore del TAM di Padova e ben noto regista, musicista, pittore, protagonista di decine di opere multimediali.


 

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Ascolti

Albert Ayler
New York Eye and Ear Control (ESP, 1964)

John Coltrane 
Ascension (Impulse!, 1965)

New York Art Quartet
Mohawk (Fontana, 1965)

John Tchicai
Cadentia Nova Danica (Polydor, 1968)

John Tchicai Lunar Quartet
Look To The Neutrino (Music Center/ ZeroZeroJazz, 2010)

Web

Rassegna

Note

Evento speciale fuori rassegna, in collaborazione con ZeroZeroJazz.

Foto

© Michele Giotto