Axel Dörner
tromba

Sture Ericson
ance

Ingebrigt Håker Flaten
contrabbasso

Raymond Strid
batteria

The Electrics sono tutti musicisti con un lungo background di collaborazioni con improvvisatori da tutta l’Europa, gli Stati Uniti e il Giappone, come ad esempio Otomo Yoshihide, Evan Parker, Barry Guy, Ken Vandermark, Mats Gustafsson, Alexander von Schlippenbach. Oltre al trombettista Axel Dörner e al sassofonista Sture Ericson, troviamo l’affiatata coppia ritmica formata da Ingebrigt Håker Flaten dei The Thing e dal flessibile batterista Raymond Strid. Nati nel 2000 gli Electrics hanno pubblicato due dischi “Change of accidents” e “Live at Glenn Miller Café”. Hanno suonato in molti festival importanti come Vancouver, Seattle, Nickelsdorf, Tampere and Mulhouse, oltre che in intense tournèe in Nord Europa e negli Stati Uniti. La loro musica nasce principalmente dalle esperienze che i musicisti hanno maturato nel jazz, nel free iazz e nella libera improvvisazione. Come ha detto uno dei membri, Axel Dörner: “Gli Electrics sono uno dei pochi gruppi con cui ho suonato dove sia possibile mescolare diversi stili di musica, dai ritmi orientali a quelli più tradizionali del jazz e dove il fuoco è principalmente sul suono stesso”. La direzione nella quale la musica può andare può cambiare rapidamente in modo completamente inaspettato e strutture opposte e parallele possono convivere con differenti livelli metrici. In questo modo si richiede da ognuno dei quattro musicisti la più alta concentrazione e la capacità di cambiare direzione in qualunque momento senza perdere d’occhio la visione complessiva del pezzo musicale che si sta suonando.

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Sperimentale è una parola abusata, ma qui serve, e serve per dare un’idea delle diverse cose nuove che Mothus propone nel paesaggio padovano: intanto una rassegna di concerti (per ora quattro, poi si vedrà) dove i generi esplodono nell’inclassificabile, e l’unica tendenza vera, comune, è quella di stare sul filo del presente assoluto. Gruppi, musicisti sono stati scelti insieme da uno staff che nasce dall’incontro di realtà ed esperienze diverse, ma convergenti su un progetto forte. Vogliamo avviare una programmazione musicale innovativa e di qualità alta in un club che, ad appena un anno dalla sua apertura, si sta affermando rapidamente come uno dei luoghi di riferimento della produzione culturale della città. A questo progetto contribuiscono diversi soggetti tra loro affini: oltre ad Unwound, Vortice/Teatro Fondamenta Nuove di Venezia, la realtà oggi certamente più dinamica nella programmazione di spettacolo in laguna, e il Centro d’Arte degli Studenti dell’Università di Padova, con tutta l’esperienza dei suoi lunghi anni di attenzione alla contemporaneità musicale. Mothus propone musica forte e vitale, che pensa e che brucia.


 

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Ascolti

The Electrics
Chain of accidents (Ayler Records, 2000)
Live At Glenn Miller Café (Ayler Records, 2006)

Web

Rassegna

Mothus

Note

In collaborazione con Vortice/Teatro Fondamenta NuoveUnwound.