Hilmar Jensson
chitarre, elettronica
Andrew D’Angelo
sax alto, clarinetto basso
Jim Black
batteria
Il trio Tyft riunisce il chitarrista islandese Hilmar Jensson, il sassofonista Andrew D’Angelo e uno dei batteristi di punta della scena creativa downtown, Jim Black. Composizioni dal forte sapore evocativo, sonorità taglienti in bilico tra l’acustico e l’elettronico, equilibri che si spostano di continuo, tra parti scritte e assoli brucianti. La materia raggiunge in fretta il punto di ebollizione, a volte rimanendo cullata da molecole digitali, ma sempre pronta a scattare nuovamente in avanti con temi angolosi. Il loro lavoro più recente è pienamente in linea con la visione post-urbana di una scena le cui influenze rock, punk e elettroniche sono pienamente state metabolizzate nel linguaggio jazzistico.
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Sperimentale è una parola abusata, ma qui serve, e serve per dare un’idea delle diverse cose nuove che Mothus propone nel paesaggio padovano: intanto una rassegna di concerti (per ora quattro, poi si vedrà) dove i generi esplodono nell’inclassificabile, e l’unica tendenza vera, comune, è quella di stare sul filo del presente assoluto. Gruppi, musicisti sono stati scelti insieme da uno staff che nasce dall’incontro di realtà ed esperienze diverse, ma convergenti su un progetto forte. Vogliamo avviare una programmazione musicale innovativa e di qualità alta in un club che, ad appena un anno dalla sua apertura, si sta affermando rapidamente come uno dei luoghi di riferimento della produzione culturale della città. A questo progetto contribuiscono diversi soggetti tra loro affini: oltre ad Unwound, Vortice/Teatro Fondamenta Nuove di Venezia, la realtà oggi certamente più dinamica nella programmazione di spettacolo in laguna, e il Centro d’Arte degli Studenti dell’Università di Padova, con tutta l’esperienza dei suoi lunghi anni di attenzione alla contemporaneità musicale. Mothus propone musica forte e vitale, che pensa e che brucia.
Rassegna
Mothus
Note
In collaborazione con Vortice/Teatro Fondamenta Nuove e Unwound.