© Michele Giotto

Dave Liebman
sassofoni

Ellery Eskelin
sassofoni

Tony Marino
contrabbasso

Jim Black
batteria

La preminenza della voce sassofonistica in questo quartetto di puro libero jazz improvvisato non indica certo smanie di protagonismo. Al contrario, Liebman ed Eskelin proseguono una tradizione ben solida nella storia della musica afroamericana, quella cioè del confronto ravvicinato e stimolante tra pari, del dialogo bruciante su esili canovacci di partenza, della scoperta reciproca da cui possa nascere un linguaggio sorprendente.
Impressioni confermate dall’ascolto del magnifico Different But The Same, edito dalla hatArt, opera in cui l’antica formula della chase tra sassofoni si rinnova in un più articolato lavoro attorno a temi, metri, timbri, linee parallele. Vi è una bella combinazione di spontaneità e approfondimento intellettuale nel dialogo tra Liebman ed Eskelin, supportato dalla pronta intelligenza di Marino e Black, coppia ritmica di rara flessibilità. Le individualità dei due sax (il primo grande erede dell’idioma coltraniano o comunque testimone di una scuola che negli anni Sessanta e Settanta ha trovato nutrimento; il secondo invece più vicino alla contemporaneità postmoderna) si possono fondere oppure scontrare creativamente. Non perdono mai di vista comunque una tra le peculiarità del jazz, la voglia di autosuperamento che si alimenta dall’interrogazione dell’altro, in un continuo e proficuo scambio di informazioni sonore. Non ci sono architetture particolari in questa musica, che nasce dalla voglia di esprimersi in maniera schietta, immediata. La maestria di tutti i convitati garantisce il costante alto livello esecutivo.
Dave Liebman è tra i protagonisti più autorevoli della musica americana degli ultimi decenni.
Ha inciso oltre trecento album tra quelli come leader e quelli come sideman. Ha suonato nei gruppi di Miles Davis (’70-’74) e di Elvin Jones. Ha fondato i gruppi Lookout Farm e Quest (quartetto celebre prima con Richie Beirach, George Mraz e Al Foster, poi con Ron McCluree Billy Hart come sezione ritmica), oltre ad aver diretto diversi trii e quartetti, anche allstar.
Dagli anni Novanta ha dedicato dischi a progetti speciali, anche rivisitando musiche di John Coltrane. Ha inoltre partecipato a gruppi europei (vedi il trio con Reisinger e Celea). E’ specialista in didattica musicale.
Ellery Eskelin è noto soprattutto come ideatore del trio Eskelin-Parkins-Black, formazione tra le più avventurose del panorama di ricerca internazionale. Ha studiato sassofono con Liebman ed ha suonato in diversi contesti con Joey Baron, Marc Ribot, Han Bennink, Daniel Humair.

(Stefano Merighi)


 

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Ascolti

Dave Liebman-Ellery Eskelin
Different But The Same (hatART)

Dave Liebman
The Loneliness of a Long Distance Runner (CMP)
Trio + 1 (Owl)

Ellery Eskelin
Jazz Trash (Songlines)
The Sun Died (Soul Note)

Eskelin-Parkins-Black
The Secret Museum (hatART)

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