Gianluca Petrella
trombone
Michele Papadia
organo Hammond
Fabio Accardi
batteria
La linea verde del jazz pugliese rinfresca ancora il calendario del Centro d’Arte. Dopo l’esibizione di Gaetano Partipilo dello scorso anno, ecco un piccolo maestro che ha sfondato già da diverso tempo le barriere regionali. Gianluca Petrella è vanto della nostra musica giovane creativa, disinvolta, senza timori reverenziali. Nei club di New York lo considerano già un campione del suo strumento, tanto che leggende viventi come Roswell Rudd e Ray Anderson ne hanno riconsciuto pubblicamente il talento e hanno collaborato con lui.
Dopo il diploma al Conservatorio, Petrella si è immerso nella vita del jazzman suonando in molteplici contesti. Valorizzato da Roberto Ottaviano, ha vissuto per un periodo in Germania assimilando lo spirito del jazz libertario europeo che, intrecciato ad una perfetta conoscenza della tradizione, fanno di Petrella un modello possibile per un libero jazz dei prossimi anni. Padrone dello strumento in ogni sua variante tecnica, Petrella ha maturato un’originale identità di solista sia come sideman che come leader di proprie formazioni. Nel primo caso spicca il suo lavoro nel quintetto di Enrico Rava, con cui si è esibito in diverse parti del mondo, oppure accanto a Roberto Gatto e nel “Riff Trio” di Franco D’Andrea. In veste di autore e capogruppo, Petrella si è distinto come interprete di una musica da una parte legata a quella più audace degli anni Sessanta (quartetto con due fiati senza pianoforte), dall’altra ricca di ritmi contemporanei e situazioni elettroniche (Indigo Quartet). Fino al divertimento e al virtuosismo di questo trio con trombone, organo e batteria, che se recupera con sapienza una formula già in voga nei decenni trascorsi (ma mai con il trombone in primo piano!), ne trasforma sostanzialmente il linguaggio, anche alla luce della sensibilità di Papadia e Accardi, giovani artisti di notevole perizia.
Gianluca Petrella in questo decennio di attività instancabile ha collaborato, tra gli altri, con Steve Swallow, Greg Osby, Carla Bley, Steve Coleman, Michel Godard, Joel Allouche, Steven Bernstein, Antonello Salis, Paolo Fresu, Salvatore Bonafede.
Ha vinto nel 2001 il Top Jazz della rivista “Musica Jazz” come miglior nuovo talento e nel 2005 come “musicista italiano dell’anno”.
Nel 2006 è stato eletto dalla rivista “Down Beat” “rising star” nella categoria trombonisti, un riconoscimento finora mai riservato a musicisti italiani.
(Stefano Merighi)
Ascolti
Gianluca Petrella
X-Ray (Auand)
Indigo 4 (Blue Note)
Petrella-Salis
Rinoceronti sul Limbara (Time in Jazz)
Petrella-Di Castri
Under Construction (Wide)
Enrico Rava
Easy Living (ECM)
Franco D’Andrea
Round Riff & More (Philology)
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© Michele Giotto