© Michele Giotto

Uri Caine
pianoforte

Paolo Fresu
tromba, flicorno,
effetti elettronici

Una congiunzione stilistica casuale ma non troppo. Una tra le figure-chiave del linguaggio jazzistico odierno, Uri Caine, incontra l’ex enfant-prodige di Berchidda, Paolo Fresu.
Cinque anni ormai di incontri sporadici ma fruttuosi, basati sulla stima reciproca e sulla passione per la melodia, sia essa frammento del Rinascimento italiano o tema portante di un musical di Broadway.
Questo duo conferma la vocazione per l’avventura musicale di Fresu, che non è ovviamente soltanto brillante strumentista e giramondo del jazz internazionale, ma un attento indagatore di formule e suggeritore di dialoghi sonori. Fresu sa perfettamente con chi misurarsi e quali risultati ottenere. Da parte sua, Caine trova nel musicista sardo un partner perfetto per rivisitare il suo lato di jazz-swing più solare ed immediato, recuperando l’arte del contrappunto a due voci e sviluppando la molteplicità delle sue trame strumentali, già vigorose nei suoi exploit in solo-piano.
L’enorme bagaglio conoscitivo, teorico, esecutivo di entrambi i solisti si confronta dunque in un repertorio per lo più di standards, ma anche di temi originali.
La popolarità conquistata sia da Caine che da Fresu in questi anni contribuisce a rendere l’incontro un evento jazzistico tra i più appetibili.
Uri Caine (1956) cresce artisticamente a Philadelphia, dove matura una precoce esperienza a contatto con maestri come Hank Mobley e Philly Joe Jones. Contemporaneamente studia musica classica europea e composizione con George Crumb. Il suo trasferimento a New York coincide con il suo impegno nei gruppi di Don Byron e Dave Douglas. Da un’idea del produttore Stefan Winter nascono i famosi arrangiamenti sulle musiche di Mahler – che portano Caine al successo anche in ambiti extra-jazzistici – seguiti poi da altri su partiture di Beethoven, Schumann, Mozart, Bach, Verdi. Come leader, Caine si esibisce in solitudine e con il suo trio. E’ stato direttore della Biennale Musica di Venezia nel 2003 e attualmente dirige il festival jazz di Bergamo.
Paolo Fresu (1961) è emerso nel panorama nazionale a metà degli anni Ottanta, costituendo un quintetto tuttora in attività. Solista di tromba e flicorno richiesto da più parti, ha organizzato un’attività inesausta a fianco di musicisti, attori, artisti visuali, poeti, diventando un punto di riferimento della scena europea. Ha collaborato con decine di jazzisti di ogni parte del mondo e realizzato progetti di ogni tipo. Da ricordare, oltre al quintetto: il duo con Furio Di Castri, il trio P.A.F. (con Di Castri e Salis), l’Angel Quartet, i lavori di revisione delle opere discografiche di Miles Davis-Gil Evans, la recente maratona discografica (6 cd) con il quintetto, edita dalla Blue Note italiana. E’ fondatore e direttore del festival di Berchidda, suo paese natale.

(Stefano Merighi)


 

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Ascolti

Uri Caine – Paolo Fresu
Things (Blue Note Italiana)

Uri Caine Trio
Village Vanguard (Winter&Winter)

Gustav Mahler/Uri Caine
Urlicht/Primal Light (Winter&Winter)

Paolo Fresu Quintet
Live in Montpellier (Splasch)

Paolo Fresu Quartet
Angel (BMG RCA Victor)

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