Markus Stockhausen
tromba
Stefano Scodanibbio
contrabbasso
Tara Bouman
clarinetti
Fabrizio Ottaviucci
pianoforte
György Kurtág
Rückblick (Hommage à Stockhausen) sette pezzi per tromba e contrabbasso
Markus Stockhausen
Tara per corno di bassetto
Stefano Scodanibbio
Only Connect per pianoforte (2001)
Sotto le nuvole (improvvisazione a quattro)
Markus Stockhausen – Tara Bouman
Dialog per clarinetto basso e flicorno
Stefano Scodanibbio
Geografia amorosa per contrabbasso solo (1994)
Sopra le nuvole (improvvisazione a quattro)
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Il brano iniziale è una selezione di tutti i pezzi per duetto di tromba e contrabbasso dal ciclo Rückblick, che György Kurtág compose nel 1994 per due gruppi di tastiere con tromba e contrabbasso, e che dedicò a Karlheinz Stockhausen e a i figli Markus e Majella.
Al 2001 risale il brano che Markus Stockhausen ha scritto per la moglie Tara Bouman, che ne è stata anche la prima interprete; da allora è stato eseguito numerose volte. Tara, per corno di bassetto (o clarinetto contralto) si articola in sei movimenti: 1. Energetic, male – 2. Female, tender, very quiet – 3. Childlike, cheerful – 4. The bear – 5. Angry! – conciliatory – 6. Tara’s flight.
Only Connect di Stefano Scodanibbio è la prima composizione per pianoforte dopo oltre vent’anni di quasi esclusiva frequentazione di strumenti a corde. Il brano – dichiara l’autore – è costruito seguendo «una serie di associazioni libere, un po’ come in un trattamento psicanalitico, come se tutto quello che era stato finora per me il pianoforte si fosse prepotentemente liberato con effetti imprevedibili e incontrollabili. Possibilità che si splancavano, proliferazioni selvagge, accostamenti liberi e anche un po’ libertini, accumuli, significati disparati, appropriazioni, rimandi, echi, schegge, riflessi, trasformismi. Impossibile resistere, e allora niente mi sono negato e a tutto mi sono concesso. Il pezzo è stato scritto in poco più di una settimana in un periodo di intensa lettura di Fratelli d’Italia di Alberto Arbasino, a cui è profonamente debitore».
Basato su una semplice serie di dodici note, Dialog è un brano che va eseguito intutitivamente. I due musicisti sono separati l’uno dall’altro, di fronte o attorno al pubblico, e comunicanon con suoni misteriosi, usando – se del caso – anche microfoni.
Parte di una più ampia composizione intitolata Geographica, il pezzo scritto nel 1994 da Scodanibbio scava nelle potenzialità ritmico-percussive del contrabbasso che, anche in questo territori, si rivela ‘strumento delle meraviglie’ convogliando in sé le acquisizioni della tradizione degli archi e le innovazioni, le inquietudini, le aperture della musica ‘extracolta’.
A conclusione di ciascuna delle due parti del programma sono le improvisazioni collettive Sotto e sopra le nuvole, momenti di «musica intutitiva», concetto ideato da Karlheinz Stockhausen sul finire degli anni Sessanta, e che si può intendere come una sorta di composizione istantanea dove grande importanza è data all’ascolto reciproco in funzione di costruzioni sonore di ampio respiro.
Rassegna
I concerti del Centro d’Arte