Rob Mazurek
cornetta, elettronica
Chad Taylor
batteria
Noel Kupersmith
basso elettrico
La sigla “Chicago Underground” compare negli anni Novanta ad indicare una nuova scena di musicisti legati da un lato ai maestri della AACM (Association for Advancement of Creative Musicians), dall’altro ai gruppi del rock più sperimentale come Gastr Del Sol e Tortoise.
Organico che sembra ridefinire se stesso di anno in anno, il Chicago Underground è declinato dal duo all’orchestra, passando per il trio e il quartetto (con il chitarrista Jeff Parker). Perni di tutte le formazioni sono Rob Mazurek e Chad Taylor. Mazurek ha partecipato alle più disparate avventure musicali della scena chicagoana recente: cornettista, esperto di elettronica, artista visuale, oltre alle attività principali con il CU, ha fondato il gruppo Isotope 217 ed ha collaborato con Jim O’Rourke, Stereolab, Tortoise, Gastr Del Sol, Sam Prekop e molti altri gruppi. Si esibisce e incide anche in “solo”.
Chad Taylor, percussionista, dopo qualche anno a New York è tornato a Chicago dove ha sviluppato molte esperienze accanto a veterani del jazz come Fred Anderson, oppure con Ernest Dawkins e Lin Halliday. Il duo con Rob Mazurek funziona come nucleo di base delle successive moltiplicazioni del CU. Di recente ha lavorato con il chitarrista Marc Ribot.
Il bassita Noel Kupersmith condivide dall’inizio tutte le attività dei vari organici citati. Anch’egli si cimenta con strumenti elettronici.
L’aspetto più attraente del Chicago Underground è dato dalla varietà delle situazioni musicali affrontate. Se Mazurek e Taylor partono da una impostazione ereditata dai celebri duetti tra Don Cherry e Ed Blackwell (“Mu”), l’organico allargato si spinge verso una successione di sequenze sonore che possono passare dalla melodia ritmica post-boppistica all’astrazione atonale, dal paesaggio elettronico all’improvvisazione radicale, fino a brani invece meticolosamente arrangiati.
La versatilità e la sensibilità dei musicisti del Chicago Underground permettono loro di guardare con pertinenza alla ricca tradizione della città di Chicago e nello stesso tempo di proporre una miscela inedita di trame elettro-acustiche, fuori da qualsiasi etichetta.
Ascolti
Chicago Underground Trio
Possible Cube (Delmark)
Flamethrower (Delmark)
Chicago Underground Duo
12° Of Freedom (Thrill Jockey)
Synesthesia (Thrill Jockey)
Chicago Underground Quartet
Chicago Underground Quartet (Thrill Jockey)
Chicago Underground Orchestra
Playground (Delmark)
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