Franco D’Andrea
pianoforte
Fabrizio Bosso
tromba
Nella storia del jazz, il “riff” gioca un ruolo fondamentale sia durante il dominio delle big-band che nei successivi sviluppi del bebop. Breve unità melodico-ritmica, ripetuta più volte, è trampolino di lancio per le escursioni improvvisate dei solisti, ma anche elemento di raccordo tra diverse sequenze della composizione. Il “riff” fungeva anche come punto di riferimento negli “head arrangements”, le risoluzioni armoniche da memorizzare al di là della pagina scritta, un metodo che ha sempre caratterizzato lo swing orchestrale, da Fletcher Henderson a Count Basie, fino agli affreschi sonori di Gil Evans.
Franco D’Andrea dedica al “riff” questi brillanti studi, pensati per un organico ridotto ai minimi termini, il trio pianoforte-tromba-trombone. L’elemento ritmico che accende i motori delle improvvisazioni può essere così enfatizzato da pronunce all’unisono, oppure reso implicito da elaborazioni allusive, dovute alla mancanza di una regolare sezione ritmica.
Il sodalizio tra il pianista, Fabrizio Bosso e Gianluca Petrella funziona in modo naturale, evidenzia la compatibilità di tre magnifiche voci strumentali, legate in questo caso alla tradizione afroamericana che le stimola ad intraprendere un percorso del tutto personale. Gli otto temi contenuti nel loro album ‘Round Riff & More (Phililogy) combinano tracce composte per l’occasione da D’Andrea, suscettibili di trasformazioni improvvisate, a classici di Benny Goodman, Duke Ellington, Charlie Shavers, John Coltrane,Thelonious Monk.
Franco D’Andrea è uno dei maestri del jazz italiano. Già a metà degli anni 60 è protagonista, sia come autore, elemento fondatore del Modern Art Trio, sia come accompagnatore dei maggiori solisti americani di passaggio in Italia. Negli anni 70 partecipa all’avventura del Perigeo, che lo porta ad esibirsi in tutto il mondo. Dagli anni 80 svolge un ruolo chiave per l’affermazione della musica creativa in Italia: suona in “solo”, in duo con Claudio Fasoli, nei quartetti di E. Rava, alla testa di proprie formazioni. Nel decennio recente, D’Andrea ha inciso moltissimi dischi (da segnalare la maratona di otto volumi di solo-piano usciti per la Phililogy), guidato l’orchestra “Eleven”, il quartetto, ha sviluppato la formula del duo ad esempio con il cellista Ernst Reijseger, ha continuato le collaborazioni con maestri come Phil Woods e Lee Konitz.
Fabrizio Bosso è emerso negli anni 90 come uno straordinario talento. Trombettista e flicornista dalla tecnica superlativa, ha vinto numerosi concorsi ed ha collaborato con i massimi jazzisti italiani. Eccelle sia come solista di stampo hardbop che come interprete della forma-canzone (“Italian Songs” in duo con Paolo Di Sabatino). E’ elemento fondatore dello High Five, gruppo tra i più apprezzati dell’ultima generazione.
Gianluca Petrella, giovane virtuoso del trombone, è maturato nei gruppi di Roberto Ottaviano ed ha poi cominciato una brillante carriera sia come sideman che come leader. Suona stabilmente nei gruppi di Enrico Rava e Roberto Gatto, ha esordito discograficamente a suo nome con l’ottimo “X-Ray” (Auand), in quartetto con Xavier Girotto, Paul Rogers e Francesco Sotgiu. Suona in duo con Antonello Salis (“Rinoceronti sul Limbara”) e in molti altri gruppi.
Rassegna
Impara l’Arte
III Edizione 2003-2004
Note
La formazione comprendeva Gianluca Petrella, che non ha però partecipato a questo concerto.
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IMPARA L’ARTE è un’iniziativa nata dalla collaborazione progettuale di Centro d’Arte degli Studenti dell’Università di Padova, Orchestra di Padova e del Veneto e Amici della Musica ed è promossa e sostenuta da ESU e Università, cui si affiancano gli Assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di Padova, la Camera di Commercio e l’Unindustria di Padova.