Michael Hashim
sax alto e soprano
Sam Bardfeld
violino
Will Holshouser
fisarmonica
Brian Dewan
cetra elettrica, fisarmonica, koto, voce
Diedre Rodman
pianoforte
George Rush
contrabbasso, tuba
Clem Waldmann
batteria
La figura di Raymond Scott (1908-1994) non è mai stata valutata a dovere nel nostro Paese. Eppure la musica di Scott rappresenta, insieme a quella di Duke Ellington, la più innovativa esperienza di oltrepassamento dei generi, sperimentata negli anni Trenta e Quaranta negli Stati Uniti.
Pianista, compositore, arrangiatore, inventore, Raymond Scott cresce all’interno della Swing Era, ma ne riconosce subito i limiti. Compone così una copiosa quantità di musica imprevedibile, all’insegna della varietà melodica ma soprattutto di una costante mutevolezza ritmica. I suoi pezzi saranno in seguito utilizzati dalla Warner Bros. come colonna sonora dei cartoni animati con protagonisti Duffy Duck, Bugs Bunny ecc., senza che Scott avesse mai scritto una nota espressamente per quella destinazione. E’ anche bandleader di jazz, autore di primo piano prima per la CBS, poi per NBC. Dalla fine degli anni Quaranta si dedica alla sperimentazione elettronica, tra i primi ad utilizzare gli studi di incisione come laboratori creativi.
Nel jazz contemporaneo, la sua riscoperta si deve in parte ad artisti come Don Byron e Phillip Johnston, che hanno spesso messo in repertorio musiche di Scott.
Ma un vero e proprio approfondimento critico è realizzato dalla Raymond Scott Orchestrette, organico che dedica all’autore newyorkese l’intera attività.
E’ dunque attraverso l’Orchestrette che possiamo riascoltare un universo sonoro straordinario, altrimenti sottovalutato.
Gli elementi del gruppo appartengono per lo più alla versatile scena di “downtown” Manhattan e di Brooklyn.
Brian Dewan conta esperienza a fianco di David Byrne; Rob Thomas è violinista dello String Trio of New York, ma ha anche suonato con i Jazz Passengers, Bobby Previte, Robert Dick, Marc Ribot. Michael Hashim è il solista più legato alla storia del jazz, ha suonato nelle orchestre di Dizzy Gillespie e Cab Calloway ed ha pubblicato otto album a suo nome, tra cui omaggi a Kurt Weill e Billy Strayhorn.
Will Holshouser è stato nella prima formazione del “Klezmer Madness” di David Krakauer ed ha collaborato con Dave Douglas e Lenny Pickett, mentre George Rush è stato a fianco di Don Byron, Ben E. King e Steven Bernstein, tra gli altri.
Rassegna
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