Greg Osby
sax alto

Jason Moran
pianoforte

La collaborazione artistica tra Greg Osby (sax alto) e Jason Moran (pianoforte) è cresciuta in cinque anni di incisioni discografiche e concerti a nome del sassofonista. I due solisti sono tra i compositori-improvvisatori più autorevoli dell’attuale scena di New York.
Greg Osby (St.Louis, 1960) ha maturato un’esperienza di prim’ordine dopo il suo trasferimento a New York City. Subito notato e sostenuto da maestri come J. De Johnette, A. Hill, H. Hancock, M.R. Abrams, ha condiviso le idee e lo slancio vitale del primo M-BASE, a fianco di Steve Coleman, Geri Allen, Gary Thomas. Il suo stile sassofonistico post-Charlie Parker, angoloso, affilato, privo di enfasi sentimentale, ben rappresenta le nuove tensioni urbane della comunità nera di stanza a Brooklyn.
Osby ha presto optato per una musica aperta, lontana dall’hardbop di maniera. Ha collaborato con rappers e musicisti della scena hip-hop, lasciando scettici però critico e pubblico su questo terreno.
E’ tornato allora al jazz nella sua accezione più contemporanea, lavorando con diversi organici, supportato da un importante contratto firmato con la Blue Note. Un’ispirazione “classica” (“Art Forum”, “Further Ado”) si trasforma in evoluzioni complesse su ritmiche funk (“Zero”) o si scioglie in un bebop entusiasmante (“Banned In New York”, non pubblicato in Italia), fino alla indiscussa maturità degli ultimi anni, quando Osby ha trovato il modo di lavorare accanto a Jim Hall, oppure di arrangiare materiale per gruppo jazz e sezioni di archi, fino alle novità ritmiche del recente “Inner Circle”.
Jason Moran è l’ultimo strepitoso pianista di una generazione che promette meraviglie future.
Cultura enciclopedica, atteggiamento disinibito davanti a qualsiasi materiale di base, conoscenza approfondita dell’intera storia del jazz ma interesse intelligente anche verso la musica europea, nonchè verso la pop music, Jason Moran ha subito mostrato stoffa da leader.
Il suo trio guadagna apprezzamenti suonando nei maggiori festival internazionali, incide ottimi cd per la Blue Note, ospitando addirittura un “mostro sacro” come Sam Rivers in “Black Stars”.
La sua recente opera per pianoforte solo, “Modernistic”, è un gioco eclettico e spericolato che ribalta ogni regola consolidata e lancia Moran come autore-chiave della musica dei prossimi anni.


 

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Ascolti

Greg Osby
Art Forum (Blue Note)
Zero (Blue Note)
Invisible Hand (Blue Note)
Inner Circle (Blue Note)

Jack De Johnette Special Edition
Audiovisualscapes (MCA)

M-BASE Collective
Anatomy Of A Groove (Columbia)

Joe Lovano
Friendly Fire (Blue Note)

Jason Moran
Black Stars (Blue Note)
Modernistic (Blue Note)

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