Han Bennink
batteria, percussioni
Antonello Salis
pianoforte, fisarmonica
Han Bennink (batteria) e Antonello Salis (pianoforte, fisarmonica) hanno collaborato diverse volte, ma non suonano solitamente in duo. Hanno incrociato le loro strade attraverso comuni frequentazioni artistiche; condividono una sana allergia verso i “generi” musicali. Il loro incontro promette scintille poetiche, bizzarrie improvvise, scarti umorali gustosi.
Bennink ha animato la nuova scena musicale olandese fin dai primi anni 60,dopo aver visitato New York suonando sui battelli per mantenersi. Figlio di un batterista bop, ha subito rivoluzionato il kit dello strumento tradizionale, spesso limitando al minimo i pezzi percussivi. Abilissimo improvvisatore, a suo agio in qualsiasi contesto, possiede un timing perfetto, che stravolge con continue deformazioni. Anche pittore, erede forse del ready-made di Duchamp, Han Bennink impone una fisicità incontenibile, con un gioco di “pieni” e “vuoti” espressivo che lo spettatore coglie solo nella performance dal vivo. Ha partecipato ad oltre duecento incisioni, accanto a: ICP Orchestra (che ha fondato insieme a Willem Breuker e Misha Mengelberg), Peter Brotzmann, Albert Mangelsdorff, Fred Van Hove, Globe Unity, Derek Bailey e molti altri musicisti europei. Celebre il duo con il pianista Misha Mengelberg e l’attività con il Trio Clusone (con Ernst Reijseger e Michael Moore).
Ha accompagnato maestri del jazz americano come Eric Dolphy, Dexter Gordon, J.R. Montrose e ha lavorato creativamente con altri, come Steve Lacy, Don Cherry, Paul Bley, Anthony Braxton, Roswell Rudd, Dave Douglas, Myra Melford, Ellery Eskelin. Attualmente guida un proprio quartetto e suona in mille altre situazioni.
Salis è tra i più originali jazzisti italiani. Fisarmonicista e pianista autodidatta, è emerso negli anni 70 nel trio Cadmo, per poi crescere a fianco di Sandro Satta, Massimo Urbani, Enrico Rava, Nana Vasconcelos, Lester Bowie, Paolo Fresu.
Ha partecipato a decine di festival internazionali, spesso come solista non accompagnato.
La sua estroversione si afferma con flussi ininterrotti di invenzioni melodiche e ritmiche, influenzati da pianisti come C. Taylor o K. Jarrett, ma anche dal repertorio dei Beatles, di Nino Rota, dalla musica popolare sarda.
Ha composto le musiche (con Gerard Pansanel) del film di Eric Rohmer “Racconto d’autunno”.
Attualmente suona in duo con il sassofonista Sandro Satta, con il trio P.A.F. (con Fresu e Furio Di Castri), con l’Orchestra del Titanic di Stefano Bollani, con il gruppo Radicanto, oltre a sviluppare l’esibizione in “solo”.
Con Han Bennink ha suonato di recente nella formazione allargata del progetto di Cabiddu e Fresu “Sonos ‘E Memoria”, in programma al festival di Berchidda del 2002.
Ascolti
Han Bennink
Tempo Comodo (Data)
ICP Orchestra
Two Programs (ICP)
Jubilee Varia (hatOLOGY)
Oh, My Dog! (ICP)
Brötzmann-Bennink-Van Hove
Tschüs (FMP)
Bennink-Eskelin
Dissonant Characters (hatOLOGY)
Eric Dolphy
Last Date (Trip Jazz)
Roswell Rudd
Regeneration (Soul Note)
Misha Mengelberg
Change Of Season (Soul Note)
Douglas-Mengelberg-Bennink-Jones
Four In One (Songlines)
Antonello Salis
Salis! (Splasch Records)
Live @ Radiotre (con Sandro Satta) (Via Veneto)
Nana Vasconcelos
Lester (Soul Note)
Trio P.A.F.
Live In Capodistria (Splasch)
Paolo Fresu
Sonos ‘E Memoria (ACT)
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