Direzione Artistica

VENIERO RIZZARDI

Veniero Rizzardi è attivo come musicologo e storico dei media. È docente e direttore della Biblioteca presso il Conservatorio di Padova e insegna materie legate alle tecnologie musicali nell’Università Ca’ Foscari di Venezia nei corsi magistrali e di Master. È stato docente ospite delle Università di Friburgo (CH) e all’IRCAM (Parigi) e ha tenuto lezioni e seminari in varie università in USA e in Europa.

I suoi ambiti di ricerca sono le intersezioni musica/tecnica, l’analisi genetica dei processi compositivi, la storia sociale del suono. È autore di opere e articoli sulla musica del secondo Novecento, sul jazz e sulla musica riprodotta. Ha curato edizioni critiche di Luigi Nono (Polifonica-Monodia-Ritmica, del 1951, Schott; ricostruzione di a floresta è jovem e cheja de vida del 1966, Ricordi) e di Bruno Maderna (il Requiem del 1946 ritrovato nel 2006, Suvini Zerboni). Ha pubblicato tra l’altro un volume su Miles Davis (con Enrico Merlin, Il Saggiatore) applicando il metodo filologico all’analisi dell’opera discografica. In collaborazione con Angela Ida De Benedictis ha raccolto gli scritti di Nono (Ricordi, Il Saggiatore, in trad. inglese per University of California Press), la pubblicazione dell’epistolario Nono-Massimo Mila (Il Saggiatore), e un volume dedicato allo Studio di Fonologia della RAI di Milano (ERI-RAI).

È tra i fondatori dell’Archivio Luigi Nono di Venezia, e (con Giovanni Morelli) della rivista AAA/TAC (Fondazione G. Cini, Venezia). È membro di diversi gruppi di ricerca internazionali (tra cui uno sulla prassi esecutiva della musica elettroacustica, Fondo Nazionale Svizzero per le ricerche), e ha organizzato convegni e colloqui in Italia ed Europa. È attivo fin dal 1979 come curatore per il Centro d’Arte, e come curatore ospite e programmatore radiofonico (Radio Svizzera Italiana). È stato incaricato delle attività educative della Biennale Musica di Venezia.

Attualmente è impegnato, insieme ad Alvise Vidolin, in un programma di ‘restituzioni acusmatiche’, o ‘concerti fonografici’, in cui opere elettroacustiche e opere discografiche vengono restituite a un ascolto multicanale.

CV ed elenco delle pubblicazioni (aggiornato al 2013) all’indirizzo www.unive.it/data/persone/5590922/pubb_anno


STEFANO MERIGHI

Laurea in filosofia, insegna lettere nelle scuole superiori. Si occupa di musica e di jazz in particolare dagli anni Settanta.
Ha curato diverse trasmissioni radiofoniche sul jazz per emittenti private e due cicli di Il Jazz Improvvisazione e creatività nella musica per Rai-RadioTre, negli anni Ottanta. Scrive recensioni su rassegne nazionali e internazionali per Il Mattino di Padova, La Nuova Venezia, e La Tribuna di Treviso dal 1980. Pubblica articoli e saggi su Musica jazz, collabora con Il Sismografo e con Il Manifesto.
Ha curato la direzione artistica di diverse rassegne jazz svolte ad Abano Terme, tra cui le edizioni 1995, 1996 e 1997 di Jazz alle Terme. Dal 1997 è direttore artistico della programmazione jazz del Centro d’Arte dell’Università di Padova.
È stato relatore all’interno delle 5 giornate del jazz di Bolzano 2006 insieme al quintetto di Paolo Fresu.
Collabora attualmente con Il Giornale della Musica e All About Jazz Italia.


NICOLA NEGRI

Designer grafico di professione, specializzato nella promozione di eventi e rassegne culturali, festival cinematografici e musicali.
Dalla seconda metà degli anni ’90 è impegnato in diverse attività di divulgazione e pratica della libera improvvisazione.
Dal 2000 collabora con il Centro d’Arte dell’Università di Padova e nel 2005 entra a far parte del Consiglio Direttivo.
Nel biennio 2014/2015 cura in prima persona Paperbacks, rassegna dedicata all’improvvisazione, con particolare attenzione ai musicisti emergenti.
Dal 2016 fa parte della direzione artistica del Centro d’Arte.
Tra il 2019 e il 2021 ha collaborato come consulente per la programmazione del Padova Jazz Festival, curando in particolare proiezione e sottotitoli in italiano del film Milford Graves Full Mantis, presentato al Festival nel 2019.
Collabora con la trasmissione Battiti di Rai Radio 3 e scrive per il sito All About Jazz (USA e Italia) e per il blog specializzato Free Jazz Collective.


MATTEO POLATO

Musicista, sound artist e ricercatore. Entra nel Centro d’Arte nel 2018 curando in prima persona RADIA, rassegna annuale di musica elettronica, acusmatica e sound art.
La sua pratica artistica si muove tra l’elettronica di ricerca, la composizione , la psichedelia (Mamuthones), il noise e l’improvvisazione. Ha suonato in numerosi paesi d’Europa, in UK, Russia e Giappone. Come Yami Kurae (insieme a Jacopo Bortolussi) collabora con registi quali Nobuteru Uchida e Shutaro Oku per i quali compone colonne sonore per il cinema e il teatro. I suoi dischi sono stati pubblicati su Rocket Recordings, Boring Machines, Crucial Blast, A Silent Place, Backwards.
È tra i fondatori di Taverna Maderna, associazione musicale Padovana rivolta alla diffusione della musica contemporanea più recente in spazi non convenzionali.
Dal 2020 è PhD candidate presso Manchester Metropolitan University, con una ricerca sul ruolo dei processi sonori, vibratori e risonanti nella produzione di immaginario ed esperienza del paranormale.