Maria Grazia Bellocchio
Aldo Orvieto
Daniele Roi
pianoforti

Paolo Parolini
Arrigo Axia
percussioni

Luca Richelli
live electronics e motion capture

Alvise Vidolin
regia del suono

Michele Sambin
live digital painting

 

Video a cura di
Fine Tuning
(www.finetuning.it)

Viaggio temporale cosmologico dello sviluppo dell’universo

Concerto multimediale per pianoforti, percussioni, live electronics, motion capture, regia del suono multicanale, immagini video

•••
Luciano Berio
Linea (1973) per due pianoforti e percussioni

Ivan Fedele
Pulse and Light (2014) per due pianoforti ed elettronica
(Nero opaco – Phos – Nero chiaro – Altro spazio – Altro tempo)
Prima esecuzione assoluta

Giovanni Albini
Terza algebra del Tempo (2014) per percussioni ed elettronica
Prima esecuzione assoluta

•••
Un duplice appuntamento con la musica e la scienza è la nuova proposta di SaMPL – il laboratorio per la ricerca e la produzione musicale elettroacustica installato presso il Conservatorio di Padova – che viene presentata all’Auditorium “Pollini” nelle serate del 9 e del 23 maggio.
Insieme al Centro d’Arte e grazie a un apposito contributo del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, SaMPL presenta due nuove produzioni che hanno interpretato ciascuna l’idea di narrare la scienza – la chimica e l’astrofisica – attraverso le arti performative. Tutte le più recenti tecniche di produzione sonora e visiva sono all’opera per fornire in entrambe le occasioni una struttura espositiva adeguata alla natura degli argomenti scientifici.

Nel secondo evento, Finito illimitato, il filo conduttore è offerto dall’attuale modello standard dell’universo, il cosiddetto modello del Big Bang. La cosmologia, cioè la comprensione della struttura e della storia dell’universo, diventa un settore della scienza della natura solo dopo il 1917, quando Einstein trae le prime conseguenze cosmologiche dalla sua teoria della relatività generale. A partire dagli anni 1920, progressi teorici e sperimentali hanno posto le basi dell’attuale modello del Big Bang.
Questo modello descrive un universo non statico ma dinamico, con una sua storia che parte da un’ipotetica iniziale fluttuazione – nella quale si produce una concentrazione di materia-energia praticamente infinita in uno spazio infinitesimo -, e che in seguito si è andato espandendo nel corso di circa 14 miliardi di anni dando origine a tutte le strutture che vediamo, dagli atomi alle stelle, dai pianeti agli esseri viventi.
L’universo che osserviamo è finito ma illimitato, e il modello del Big Bang che ne racconta la storia è diventato negli anni il punto di incontro di tutti i settori della scienza della natura. Anche qui, musica, video e suggestioni scientifiche si coagulano emblematicamente nei titoli dei tre brani: Linea, Pulse and Light, e Terza Algebra del Tempo. Il primo evoca una serie di rotture di simmetria del vuoto che a partire dal Big Bang portano alla formazione dei primi atomi di materia. Il secondo brano racchiude la storia che dai primi atomi disaccoppiati dalla luce porta alle prime stelle e galassie. E, infine, il terzo ci parla della formazione dei sistemi di stelle e pianeti, simili al nostro, a partire da vortici e addensamenti di gas. In alcuni di questi pianeti, come sulla Terra, si forma la vita e animali che riflettono su sé stessi e sulla Natura. Anche qui, come in Chemical free (?), la quantizzazione musicale e quella della materia (e della radiazione) e il loro organizzarsi e complessificarsi costituiscono elementi fondamentali di questa nuova grammatica del racconto scientifico. Tuttavia in Finito illimitato acquista peso maggiore che in Chemical free (?) l’evocazione di un asse temporale, e per certi versi spazio-temporale, legato alla successione degli eventi nella storia dell’universo, un asse che nelle ripetizioni e circolarità spiraleggianti evoca la finitezza illimitata.


 

Creative Commons License

Tutti i testi sono distribuiti con Licenza Creative Commons (Attribuzione / Non commerciale 4.0)

Rassegna

sampl(es)

Note

Secondo di due eventi speciali in collaborazione con SaMPL – Sound and Music Processing Lab del Conservatorio di Musica “Pollini” di Padova.

Collaborazione all’ideazione del progetto Nicola Bernardini (SaMPL, padova)
Sabino Matarrese – consulenza scientifica
Giulio Peruzzi – coordinatore scientifico

Nuova produzione realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova
Nel contesto del progetto MIUR per la “Divulgazione della ricerca scientifica tramite l’arte”.

Foto

© Andrea Graziani