© Michele Giotto

Bruce Ackley
sax soprano

Steve Adams
sax alto e sopranino

Larry Ochs
sax tenore e sopranino

Jon Raskin
sax baritono

Il ROVA compie trent’anni e il Centro d’Arte è felice di ospitarlo in questo tour di festeggiamenti.
Tanto più che proprio a Padova, nel lontano 1979, il quartetto fece una delle sue prime apparizioni europee, nel Tendone del Foro Boario. Da allora, il mondo musicale è estremamente cambiato: per certi versi si è arricchito tramite una moltiplicazione delle fonti dovute all’elettronica e all’informatica, per altri si è invece impoverito, contento di una certa coazione a ripetersi di formule elementari e cristallizzate. Il ROVA si colloca, oggi come allora, in una linea di confine che si affaccia sull’abisso. Un quartetto di ostinati sperimentatori, la cui musica può essere simultaneamente godibile, urticante, stimolante, destabilizzante.
Negli anni Settanta, i quartetti di sassofoni erano pochi, o meglio rari. L’approccio sonoro del ROVA ribaltava ogni abitudine melodico-ritmica. Era aliena persino a quello, travolgente, del coevo World Saxophone Quartet, legato più specificamente al linguaggio jazz.
Vicino forse allo strutturalismo formale di un Anthony Braxton, col quale il ROVA ha collaborato in certe occasioni. Composizioni come vasti affreschi, modulate in capitoli e contenenti tutta la gamma di pronunce possibili dello strumento ad ancia. La scena della “Bay area” era allora vivacissima, e il ROVA giocava un ruolo fondamentale nei circuiti d’avanguardia. I dischi targati “Metalanguage” (l’etichetta del gruppo) diventarono subito di culto. Poi, il quartetto venne ospitato spesso in Europa, cominciò ad incidere per la Black Saint di Giovanni Bonandrini e ad allargare sempre più il suo raggio d’azione. Fino ad alternare le opere originali a commissioni speciali di compositori come Steve Lacy, Henry Kaiser, Fred Frith, Muhal Richard Abrams, Tim Berne, Jack De Johnette, Terry Riley.
Oltre alla regolare attività del quartetto il ROVA è negli anni diventato ottetto (“Figure 8”) e orchestra. ORCHESTROVA è infatti il progetto recente che ha portato il gruppo a realizzare una nuova versione, elettrica, del capolavoro di John Coltrane, “Ascension”, per 12 elementi.
Da ricordare che il ROVA fu anche il primo gruppo di “nuova musica” a fare un tour in URSS.
Bruce Ackley, Steve Adams (che nel 1988 ha rimpiazzato Andrew Voigt), Larry Ochs e Jon Raskin hanno raggiunto una solidità interna e una intesa umana ed artistica rare nella scena musicale, ed il fatto che continuino a realizzare progetti da trent’anni ne è la più fulgida testimonianza.

(Stefano Merighi)


 

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Ascolti

Rova Saxophone Quartet
Favorite Street (Black Saint)
From the Bureau of Both (Black Saint)
PTOW! (Victo)

Orchestrova
Electric Ascension (Atavistic)

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Ostinati! 2008

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